Vigili, pronti gli incentivi a Napoli: «Più fondi per gli agenti in servizio nel weekend»

In commissione l’annuncio dell’assessore: «Vogliamo premiare chi lavora la domenica»

Vigili a Napoli
Vigili a Napoli
di Valerio Esca
Giovedì 2 Febbraio 2023, 23:45 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 16:44
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Più soldi ai vigili che scenderanno in strada nei giorni rossi sul calendario; rinforzi nelle unità operative periferiche grazie alle nuove assunzioni; semaforo verde alla riorganizzazione dei caschi bianchi a partire da aprile. Un tema caldo quello della polizia municipale e del quale si è discusso ieri nella commissione Sicurezza del Comune presieduta da Pasquale Esposito, a cui hanno preso parte l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu e il comandante del Corpo Ciro Esposito. Si parte dai dati attuali, che per la prima volta dal 2011 segnano il minimo storico di agenti in forza al comando: dai 2.116 agenti di dodici anni fa si arriva ai 1.199 di oggi. Di cui 311 over 60, 380 over 50, 129 non idonei (prestano solo servizi interni) e 186 parzialmente idonei. Una polizia municipale ridotta all’osso come raccontato da Il Mattino pochi giorni fa. 

«Dobbiamo creare le condizioni per incentivare gli agenti a lavorare nei giorni festivi, come le domeniche. Creare un meccanismo virtuoso per premiare il sacrificio e l’impegno dei vigili». Che si voglia chiamare premialità o straordinario l’annuncio dell’assessore De Iesu rientra in una logica in cui «un vigile più lavora di domenica più guadagna», nonostante sia un turnista. Per arrivare a questo risultato bisognerà costituire un apposito fondo per i dipendenti del Comune in divisa. «Il direttore generale con il quale stiamo ragionando - ha spiegato l’ex questore - ha chiarito che i fondi ci sono, bisogna adesso capire le modalità».

La «premialità» come l’ha etichettata De Iesu si potrà concretizzare non prima di maggio, giugno. Un fondo apposito non può certamente nascere d’emblée, ma ha necessità di essere inserito e approvato all’interno del bilancio comunale, quindi non prima di fine aprile, inizio maggio. A spingere per uno «straordinario stabile» anche l’ex assessore alla polizia municipale, oggi consigliera comunale, Alessandra Clemente. C’è poi un altro aspetto affrontato ieri, relativo al personale in capo alle unità operative delle periferie della città, costrette a chiudere nei weekend. 

De Iesu ha evidenziato come importanti risorse saranno «i 250 nuovi agenti (50 dei quali con il grado di ufficiale) che l’amministrazione assumerà in primavera» concluse le prove selettive del concorsone.

I 500 idonei allo scritto devono affrontare ancora le prove orali e quelle fisiche. Facile immaginare che la graduatoria finale possa contenere un numero di idonei vicino a quello previsto dalle assunzioni: in sostanza lo scorrimento sul quale l’amministrazione faceva affidamento per i prossimi anni sarà poca roba. Ai nuovi assunti vanno sommati i 70 agenti a tempo determinato, confermati per tutto il 2023 grazie ad un finanziamento di 3,3 milioni di euro.

«Rispetto a questi numeri si procederà inoltre a un generale riassetto del corpo - ha rimarcato l’assessore - puntando soprattutto su due leve organizzative». La creazione di tante unità operative quante sono le Municipalità, da undici diventano dieci, e l’accorpamento delle unità speciali in tre macroaree più funzionali: edilizia e patrimonio, ambientale e investigativa, viabilità e grandi assi viari. Due le unità amministrative: affari generali-controlli interni e centrale operativa. Da questo si ripartirà per perequare le risorse sui territori: verranno assegnati 15 nuovi assunti per ognuna delle cinque unità periferiche e il potenziamento con circa 40 unità della macroarea dedicata al pronto intervento. A tutti i comandanti di reparto verranno inoltre assegnate le posizioni organizzative, ma non prima di aprile. 

Le unità in sofferenza oggi sono Secondigliano (con 31 vigili in organico), San Giovanni (43) e Soccavo (44). Le due unità più corpose sono invece Chiaia e San Lorenzo, rispettivamente con 121 e 114 agenti. C’è un caso limite che invece è rappresentato dalla protezione civile, che può contare soltanto su due operatori.

Non nasconde le criticità il comandante Esposito: «I numeri sono esigui e lo diventeranno ancora di più con i prossimi pensionamenti. Ma questa non è una scusante o una giustificazione, è soltanto lo stato dell’arte delle cose. Nonostante ciò - ha aggiunto il generale - la polizia locale di Napoli è riuscita anche per quest’anno a raggiungere gli obiettivi fissati dall’amministrazione, anche se molti sono ancora i settori da rafforzare, come la tutela del patrimonio comunale, la polizia turistica, la rimozione dei veicoli abbandonati, le attività connesse ai senza fissa dimora». Dal sindacato Csa intanto arriva un volantino che denuncia la relativa «mancanza di investimenti in tecnologia, informatizzazione, strumentazioni, veicoli e nuove divise, capace di dare funzionalità al corpo. Tutte cose annunciate - si legge nella nota - ma a cui non si è dato seguito».

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