Napoli choc, trentamila euro per un posto nella polizia municipale: filmata la tangente

Napoli choc, trentamila euro per un posto nella polizia municipale: filmata la tangente
di Leandro Del Gaudio
Domenica 15 Dicembre 2019, 23:00 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 20:00
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Interno domestico, tre uomini seduti attorno allo stesso tavolo: due ragazzi (25 anni al massimo), al cospetto di un uomo stempiato e brizzolato, che compare di spalle. Parlano per una ventina di minuti, quanto basta a schiarirsi reciprocamente le idee e a definire un accordo. Quanto basta a un lento, ma calibrato passaggio di denaro. Quello più giovane apre una busta bianca e posa i soldi sul tavolo; mentre quello più anziano li conta e se li mette in tasca; l’altro ragazzo sta a guardare, come se fosse una sorta di tramite tra chi paga e chi riceve. Un sorso d’acqua, una stretta di mano, la comitiva si scioglie, anche se l’uomo che incassa i soldi (ma anche il presunto tramite, amico di chi paga) non sa che tutta la scena è stata registrata. Già, registrata grazie a una telecamera nascosta posta da chi ha messo i soldi sul tavolo. Un video che è finito in Procura, in seguito a una denuncia fatta da chi ha versato una presunta tangente di 5mila euro all’uomo brizzolato. Stando a quanto emerso dalla denuncia, ma anche dal tenore del colloquio tra i tre, ad incassare il denaro sarebbe un agente della polizia municipale, che ha promesso un suo intervento (ma anche di altri soggetti non identificati) per una raccomandazione in vista dell’ingresso nella polizia municipale. Si parla di concorso, di esami truccati, di un metodo consolidato, che spinge l’uomo brizzolato (e sedicente casco bianco) a dire: «Fanno tutti così. Una volta, negli anni Ottanta, ai miei tempi, c’erano i partiti politici, si entrava con la raccomandazione politica; dopo di noi, invece, si è cominciato a pagare, senza soldi non si entra». Parole che lasciano il tempo che trovano, dal momento che è lo stesso denunciante ad avere ben chiara una cosa: «Ho la sensazione di essere stato truffato, dopo aver dato i soldi, quell’uomo che mi era stato portato da una persona che ritenevo essere amica, è letteralmente sparito». Truffe, millanterie, all’ombra del concorso in un corpo - quello della polizia municipale - rappresentato da persone oneste, chiamato ad offrire il massimo della trasparenza dentro e fuori gli uffici di via De Giaxa.
 


Ma torniamo alla denuncia contro l’uomo brizzolato. A firmare l’esposto è il penalista Sergio Pisani, che chiede verifiche in Procura sul sedicente agente della municipale, allegando agli atti del fascicolo anche il video ricavato grazie a una telecamera nascosta. Si tratta di un congegno posizionato all’interno della cucina in cui avviene lo scambio di denaro, che spetta ovviamente agli inquirenti decifrare.  Stando alla denuncia, l’accordo era di 30mila euro per un posto nel corpo di polizia municipale, grazie agli asseriti (e al momento tutti da verificare) buoni contatti con alcuni esponenti della commissione di esame. E il pagamento doveva avvenire in due tranche: diecimila euro subito (parte dei soldi che vengono immortalati nella registrazione clandestina); e ventimila euro dopo il superamento del concorso, una volta indossata la divisa. Possibile che ci sia ancora qualcuno disposto a pagare per avere un posto da tutore della legge? Fatto sta che la denuncia è stata depositata in Procura a settembre del 2018 e da allora il caso non è stato archiviato, segno che gli inquirenti del pool mani pulite (da qualche settimana guidato dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) vogliono andare fino in fondo. E non è un caso che in questi mesi, è stato il procuratore Giovanni Melillo ad istituire una sorta di gruppo di lavoro intersezione che si occupa proprio della gestione dei concorsi pubblici. Ma non è tutto. Al vaglio degli inquirenti, anche un presunto messaggio di minacce che sarebbe stato indirizzato dal sedicente casco bianco all’aspirante agente, di fronte alla protesta di riottenere i soldi versati nel corso della riunione immortalata dalla telecamera nascosta. 

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