C' è un denominatore comune di progetti e iniziative di Sport e Salute al Sud, dallo Zen di Palermo a Ponticelli a Napoli, da Monte di Procida a Matera: la passione e l'emozione delle comunità incontrate. La riqualificazione delle aree disagiate, gli interventi in favore delle categorie vulnerabili, le attività per ragazzi e over 65 si sono trasformate in giornate di festa all'insegna dello sport e dei corretti stili di vita.
Portare anche un solo attimo di gioia in contesti difficili ci rende e ci ha resi orgogliosi, ma soprattutto ci ha ripagato di tutti gli sforzi compiuti con l'obiettivo di migliorare il benessere psico-fisico delle persone. Il nostro è un impegno costante affinché lo sport sia un presidio di inclusione, di prevenzione, di socialità e di salute. Una missione che stiamo portando avanti, disseminando il Paese di progettualità, e affermando lo sport come diritto. Se tre anni fa eravamo il quinto Paese più sedentario d'Europa, oggi siamo l'undicesimo.
Una piccola rimonta è iniziata, - lo dice lo studio Eurobarometro della Commissione Europea - e ci ha permesso di metterci alle spalle un discreto numero di vicini nobili come Germania, Olanda, Lussemburgo, Belgio, per non parlare di Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Lettonia e Malta.
Negli ultimi cinque anni circa tre milioni e mezzo di persone hanno cominciato a fare sport. Abbiamo fatto dei passi in avanti, ma dobbiamo farne tanti altri, soprattutto al Sud, dove ci sono questioni aperte legate all'impiantistica, al numero di società sportive, all'accesso alla pratica sportiva e al tema della sedentarietà. Per questo abbiamo fatto sentire la nostra presenza in tutte le regioni e in diversi capoluoghi e comuni.
Abbiamo migliorato e potenziato l'operatività e l'efficacia al servizio del sistema sportivo e delle comunità locali. Il progetto pilota è partito da Cosenza. Abbiamo favorito la vicinanza e la sinergia con gli Organismi Sportivi e soprattutto con le società sportive, diventando con i nostri presidi un punto di riferimento nell'attività territoriale. Il legame tra sport e territori è indissolubile. Dietro una medaglia, un trofeo, c'è una storia che parte da lontano, da una palestra o una piscina di un piccolo o grande comune. A noi il compito di valorizzare questo legame e riscoprirne, giorno dopo giorno, le potenzialità.
C'è una foto, pubblicata lo scorso marzo sul web, che ritrae decine di palloni, appartenenti ad epoche diverse, finiti sul tetto della chiesa di San Tommaso di Ascoli e scoperti in occasione dei lavori di restauro. Un'immagine evoca nostalgia di un tempo che fu.
Erano i palloni di bambini e ragazzi che giocavano in oratorio o sul piazzale della chiesa, quando dalla strada e dai campetti vicino ai campanili si divertivano intere generazioni e nascevano talenti.
Ecco, il tetto della chiesa di San Tommaso di Ascoli è solo uno dei mille esempi che esprimono il rapporto tra il calcio, lo sport, il territorio e le comunità.
Compito di Sport e Salute è tenere insieme la spontaneità di questi fenomeni insieme all'organizzazione di un sistema sportivo più accessibile e sempre più prossimo alle persone.
* Presidente e ad Sport e Salute