Volata Champions, il Napoli è più in forma

di Francesco De Luca
Giovedì 22 Aprile 2021, 23:30 - Ultimo agg. 23 Aprile, 16:00
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Partite come quella del Napoli sono la migliore risposta ai ricchi ribelli che sognavano di cambiare il mondo e hanno invece rimediato una colossale figuraccia. Non c’è bisogno della Superlega per emozionarsi e, comunque, a noi vanno benissimo spettacoli come quello offerto dagli azzurri, con i gol di Insigne, Politano, Mertens e Osimhen. Il finale di campionato è palpitante. C’è il Sassuolo che vince sul campo del Milan, lo Spezia che ferma l’Inter, la Juve che fatica con il Parma a un passo dalla retrocessione. E c’è lo show regalato dagli uomini di Gattuso che crea ansie in chi è davanti, anche perché i distacchi in classifica sono ormai minimi.

A sei giornate dal termine l’Inter può dirsi quasi certa dello scudetto, poi è tutto in discussione. Perché Milan, Atalanta, Juve e Napoli - quelle che si giocano gli altri tre posti Champions - sono in tre punti. Con i cinque gol ai biancocelesti Gattuso ha mantenuto inalterato il distacco dalla Juve e ha guadagnato terreno rispetto al Milan e all’Atalanta. Può sfruttare in questo finale non solo il calendario teoricamente favorevole, a cominciare dalla partita di lunedì contro il Torino, ma soprattutto la grande carica che hanno gli azzurri dopo aver fermato l’Inter e aver travolto la Lazio. Dopo aver penato a metà stagione a causa della catena di infortuni, il Napoli si è rilanciato.

La condizione fisica e psicologica migliora partita dopo partita grazie ai positivi risultati - una sconfitta negli ultimi due mesi, di misura, sul campo della Juventus - e all’equilibrio che De Laurentiis e Gattuso hanno saputo trovare per evitare che questa bellissima barca andasse alla deriva. Un altro allenatore arriverà ma a fine stagione, per fortuna non è stato commesso l’errore di sottrarre la panchina a Rino prima, come da taluni auspicato: il tempo ha dimostrato che non lo avrebbe meritato e che questa mossa avrebbe senz’altro danneggiato il percorso della squadra.

Ci entusiasmano calciatori che sarebbero stati esclusi dal circolo esclusivo della Superlega come Insigne, autore di una doppietta contro la Lazio.

Al rigore del primo tempo è seguito un numero di altissimo livello nella ripresa, tocco che avrebbe meritato applausi a scena aperta in uno stadio affollato di tifosi, bandiere, cori: possiamo soltanto immaginarli da un anno.

Lorenzo è arrivato a 17 reti, una in meno di quante ne aveva realizzate nella sua stagione più prolifica, la seconda di Sarri.

Il capitano è diventato uomo maturo, sa farsi rispettare, anche in maniera forte, come è accaduto a Reggio Emilia quando il Sassuolo afferrò il punto al 94’ e lui alzò la voce platealmente contro i compagni. Le sue giocate sono di una classe assoluta e di una facilità disarmante. Non esibisce più espressioni corrucciate, è il sereno leader di questa squadra che ha steso la Lazio con la sua doppietta e i gol di Politano, Mertens ed Osimhen, che ha colpito appena entrato in campo, a dimostrazione di quanta qualità vi sia in questo gruppo, non inferiore a chi lo precede.

Gli episodi, adesso che si riduce il numero di giornate, possono avere un peso decisivo. Quello accaduto dopo tre minuti al “Maradona” ha indirizzato bene la partita per il Napoli, con il Var che ha colto la scarpata di Milinkovic Savic sulla faccia di Manolas, spingendo l’arbitro Di Bello a concedere il rigore, contestato dai biancocelesti e realizzato da Insigne che ha spiazzato il vecchio compagno Reina. Il portiere è stato sorpreso, poco dopo, dal tiro di Politano al termine di una spettacolare azione sviluppata sull’asse Insigne-Mertens. C’è stato tanto, tantissimo, Napoli, con la Lazio che si è fatta viva soltanto sullo 0-4 con i gol - anche questi belli - di Immobile e Milinkovic Savic. Sono scene e attimi entusiasmanti che si possono vivere anche in campionato, nello stadio dedicato al più grande al mondo (continuano a portare fortuna le divise stile Argentina), senza dover inseguire le strane idee di Agnelli e compagni, l’utopia della Superlega. SuperNapoli, va più che bene così.

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