Covid, mille contagi in due giorni e code di ore per i tamponi

Covid, mille contagi in due giorni e code di ore per i tamponi
Lunedì 27 Dicembre 2021, 05:01
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LA SITUAZIONE
Un'impennata di contagi che segna un record assoluto per la provincia di Latina, con cifre che non si erano mai registrate in quasi due anni di pandemia. Non è ancora chiaro se sia l'effetto della circolazione della variante Omicron o solo la conseguenza del calo di efficacia dei vaccini unito al clima delle festività natalizie, fatto sta che sul territorio pontino tra Natale e Stefano si sono raggiunti quasi mille nuovi casi di covid. Ben 511 segnalati dal bollettino della Asl del 25 dicembre e 419 ieri, a cui si aggiungono però almeno altre 60 positività tra cittadini residenti in altre province.
Numeri spaventosi che danno la misura di quanto la diffusione sia ormai fuori controllo e di quanto sia ufficialmente cambiato lo scenario della pandemia. Occhi puntati su Latina, che a Natale ha registrato 197 nuovi casi e ieri 139, per un totale di 336 nell'arco di 48 ore. Aprilia è poco al di sotto, ma con la metà dei cittadini residenti: 55 positivi a Natale, 128 il 26 dicembre. In generale comunque l'aumento repentino travolge quasi tutti i centri pontini: 47 i positivi accertati negli ultimi due giorni a Cisterna, 48 a Terracina, 42 a Priverno, 40 a Sezze, 34 a Formia, 33 a Fondi, 30 a Sabaudia.
Nella giornata di ieri sono stati poi 9 i contagi accertati a Pontinia, 5 quelli di Sermoneta che si aggiungono agli 11 del giorno prima, quattro a Gaeta e altrettanti a Roccagorga, tre a Cori, due a Prossedi, San Felice e Sonnino, uno ciascuno nei comuni di Bassiano, Canpodimele, Minturno, Norma, Rocca Massima, Ventotene. A conti fatti si arriva, dall'inizio del mese ad oggi, alla quota record di 5.360 cittadini positivi, più del doppio dell'intero mese di novembre.
Negli ultimi due giorni inoltre sono stati 14 i ricoveri ospedalieri al Goretti, la cifra registrata di norma in una settimana. In 7 giorni i ricoveri sono stati 30. Un solo decesso invece è stato riportato nel bollettino di Natale: un uomo di Latina di 86 anni con importanti patologie pregresse, non è chiaro se vaccinato o meno. Si tratta della 24esima vittima del mese di dicembre, che allunga ancora il conto totale delle vittime dall'inizio della pandemia (695). Il virus dunque continua a correre velocemente e la provincia pontina, secondo gli ultimi dati disponibili della Fondazione Gimbe ha già abbondantemente superato l'incidenza limite di 250 casi ogni 100mila abitanti.
Durante le festività il lavoro del dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria non si è mai fermato e anche il 25 dicembre gli operatori erano regolarmente in postazione per disporre quarantene e tracciare i contagi, ma si tratta ormai di un'operazione quasi impossibile .
Tutto questo avviene mentre i privati, farmacie e laboratori, sono stati letteralmente inondati di cittadini in attesa di sottoporsi a test rapidi e tamponi molecolari, sopperendo di fatto a una carenza della stessa Asl. Pur in presenza di sintomi o di prescrizione medica infatti si segnalano tempi di attesa anche di una settimana per poter effettuare un molecolare nell'unico drive-in disponibile del capoluogo, quello dell'ex Sani (se si esclude la ex Rossi Sud che è rimasta in attività per monitorare le quarantene scolastiche), aperto fino alle 14 e con file interminabili.
Così, nei giorni di festa, in molti si sono riversati nelle farmacie per il tampone di Natale: cittadini che volevano accertarsi di essere negativi prima del cenone con i parenti, bambini in quarantena per la scuola, ma anche persone con sintomi di febbre e raffreddore in fila insieme a tutti gli altri. Ieri, la Salvagni di via dell'Agora, una delle poche farmacie aperte in città che ha garantito il servizio in una giornata di festa, è stata presa d'assalto dalla mattina fino a sera da centinaia di persone in attesa di sottoporsi a un test antigenico.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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