Lega e Fdi, scontro sulla Miele: deciderà il tavolo nazionale

Lega e Fdi, scontro sulla Miele: deciderà il tavolo nazionale
di Andrea Apruzzese
Venerdì 18 Giugno 2021, 05:03 - Ultimo agg. 12:08
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Giovanna Miele non è una candidata civica secondo FdI e FI, che ora si oppongono al suo nome per il sindaco di centrodestra di Latina, ma resta la candidata ideale per la Lega.
È ancora un nulla di fatto dall'incontro del centrodestra di ieri pomeriggio. Anzi, se possibile le posizioni hanno subito un ulteriore allontanamento. Il braccio di ferro è su Giovanna MIele, consigliera comunale di Latina eletta cinque anni fa in Forza Italia, uscita però dal partito azzurro e ora nel movimento Laboratorio identità futuro a Latina. Questo è uno dei punti maggiormente sottolineati dai primi due partiti. Da un lato, FI non gradirebbe il fatto che abbandonò il partito, dall'altro FdI è ancora più netto. «La Miele è fuori, non è civica, non può esserlo una persona eletta con un partito - tuona Enrico Tiero, che di FdI è vice coordinatore provinciale - uscire e fondare un movimento non significa essere diventati civici, e per fare il sindaco occorre l'esperienza giusta». E Tiero rilancia allora «nostri candidati FdI, che hanno esperienza, come il coordinatore comunale, Gianluca Di Cocco e i due consiglieri comunali Matilde Celentano e Giorgio Ialongo (anch'egli fuoriuscito a suo tempo da FI, ndr)». Tiero ne fa però anche un discorso di parità tra alleati: «Non è vero che Latina spetti a uno o all'altro in virtù di altre città, partiamo tutti sullo stesso piano e il territorio va tutelato. Se qualcuno baratta Latina per altri territori, il sottoscritto non ci sta».
LEGA PER MIELE
Bocche cucite dal partito di Matteo Salvini, per il quale sta conducendo le trattative direttamente il coordinatore regionale nonché deputato e sottosegretario, Claudio Durigon, che preferisce non rilasciare battute. Ma da indiscrezioni del partito si lascia trasparire fiducia sull'indicazione di Giovanna Miele che, per il partito, resta una candidata civica, quindi super partes, e di esperienza. Non vuole fare nomi il deputato Francesco Zicchieri che ribadisce come «noi non abbiamo preclusioni, ma vogliamo il programma e un candidato che sappia amministrare la città».
IL RUOLO DI ZACCHEO
Tutti i partiti non nascondono che la figura di Vincenzo Zaccheo, già sindaco dal 2002 al 2010, resta una possibile indicazione. «Non è certo stato messo da oggi sul tavolo», è anche ieri l'eco delle voci dal centrodestra anche se, ieri, il tavolo, si è concentrato soprattutto sul braccio di ferro sulla Miele.
IL NUOVO APPUNTAMENTO
Di nuovo, all'inizio della settimana si svolgerà un confronto tra i leader nazionali dei tre partiti di centrodestra, che dovranno però prima trovare la quadra sui principali nodi rimasti ancora aperti come Milano. Una settimana per chiudere, ha pronosticato Matteo Salvini due giorni fa. Contemporaneamente, ci si dovrà anche occupare di una serie di Comuni minori ma non meno importanti per gli equilibri politici, come Marino, Mentana, Cisterna, e, appunto, Latina.
Andrea Apruzzese
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