Qualificazione al salto triplo made in Formia

Lunedì 28 Giugno 2021, 05:02
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ATLETICA
Il triplo regala grandi emozioni nella giornata finale degli Assoluti di Rovereto. L'azzurra di origini ucraine Dariya Derkach dell'Aeronautica - che vive dal 2014 a Formia, dove si allena al Centro di preparazione olimpica Bruno Zauli - vola a 14,47 (+0.5 di vento) e firma lo standard per le Olimpiadi di Tokyo, a soli due giorni dalla data limite di domani. Seguita da papà Serhiy e da mamma Oksana, la 28enne ha superato di slancio il 14,32 richiesto per la qualificazione diretta ai Giochi: sarà la sua seconda avventura dopo Rio de Janeiro, dove mancò la finale per soli 45 cm. Dopo il 14,31 della scorsa settimana a Rieti, anche i primi due salti nel Trentino sapevano di beffa: 14,32 al primo, vanificato da un soffio di vento di troppo (+2.1); 14,31 al secondo, stavolta regolare. Il terzo ingresso in pedana è quello che la ripaga dopo tanti anni segnati dai problemi fisici: il suo hop-step-jump la proietta a 14,47 per diventare la quarta italiana di sempre. Meglio di lei soltanto tre campionesse come la primatista nazionale Magdelin Martinez (15,03), Simona La Mantia (14,69) e Fiona May (14,65). Nei 1500 non ha gareggiato per problemi fisici il setino Mohad Abdikadar. Nell'alto decima la formiana Alessia Palmaccio (Romatletica Footworks) che ha valicato l'asticella con la misura di 1.74; ottava sui 100 metri la formiana Carolina Rinnaudo (Atletica Cascina) con 1184 Nei 5000 16esimo il gaetano Salvatore Gambino (Dk Runners Milano) con 14'2207: era il più vecchio in finale. Infine la Nissolino Sport che opera in stretta sinergia con l'Atletica Latina '80 di Giampiero Trivellato ha centrato il quinto posto nella staffetta 4x100 femminile e il 16° nella maschile.
An.Gio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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