Dai blog al calendario delle top una vera rivoluzione della società

Dai blog al calendario delle top una vera rivoluzione della società
Domenica 9 Novembre 2014, 06:09
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IL FENOMENO
La rivoluzione curvy è iniziata sotterranea e silenziosa. Poi, con lentezza e chirurgica meticolosità, si è fatta largo sul web, è diventata facebook, blog, sfilate di moda, salotto on line. Fino a diventare una delle foto del calendario Pirelli 2015 con Candice Huffine, un metro e 80, 90 kili, misure 96-83-108.
Una rivoluzione non urlata che è riuscita a cancellare slogan del tipo “grasso è bello”. Una filosofia ormai impossibile da sostenere in un'epoca afflitta da anoressia-bulimia, “epidemia” di sovrappeso tra i bambini, obesità a livelli di allarme (10% della popolazione).
Certo è che per arrivare ad una vera rivoluzione ci è voluta una vera strategia:bisognava far conoscere nel modo corretto il mondo di chi ha qualche chilo in più, chi ha grandi forme, chi ha curve generose.
FUORI DAL GHETTO
Aspettare il cambiamento o creare il cambiamento? Si sono chiesti, da noi come negli Stati Uniti, i gruppi di donne curvy. La scelta è stata quella di crearlo il cambiamento. Di incoraggiare le taglie più a ritagliarsi uno spazio non vittimista né fintamente orgoglioso senza fare troppo affidamento sulle tendenze dominanti. No all'autoghettizzazione sì alla creazione di un “luogo”, reale o virtuale, in cui accomodarsi. E commentare anche la battuta irriverente, su twitter, del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri verso un'adolescente che aveva commentato in modo focoso il suo giudizio sul rapper Fedez. «Meno droga e più dieta» aveva scritto. Ma anche l'aggressione al ragazzo oversize napoletano.
Si legge nel libro di Francesco Baggiani “P(r)eso di mira” edizioni Clichy: «Se insulti un nero, sei razzista. Se insulti un gay, sei omofobo: Se insulti una persona grassa, sei simpatico. Tutte le forme di derisione e vessazione di chi è in carne sono, in molti ambienti, tollerate e considerate legittime. Come se essere magri significasse essere migliori e più buoni».
Un altro tassello della rivoluzione. Da qui la nascita del primo portale italiano, Curvitaly.com, dedicato alle signore dalla silhouette burrosa.
LO STILE
Notizie curiosità, moda, trucco e consigli di personal stylist. E poi www.donneconlecurve.it,www.beautifulcurvy.com oppure www.beautywithplus.com tutti dedicati all'orgoglio morbido. Anche Vogue Italia ha dedicato una sezione del sito al fenomeno grandi forme intitolandola “VCurvy” dove troviamo anche firme del calibro di Dior, Diane von Furstenberg, Ralph Lauren, Scervino e Givenchy. «L'obiettivo dei miei disegni - spiega Annalisa Di Piero, romana, costumista teatrale stilista della linea “Femminile plurale” (www.femminileplurale.com) - è quello di rivolgermi a donne reali con taglie comode e problemi nel vestirsi. Donne che non si ostinano a voler raggiungere il miraggio delle misure mini imposte dai canoni della bellezza. Banditi, però, i “sacchi” scuri, il segreto è fare abiti per le magre pensando alle morbide e abiti per le morbide che voglio vestire come le magre. Chiaro, no?».
Carla Massi
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