La messa, poi passeggiata sul Lungomare la domenica del Capo dello Stato tra la gente

La messa, poi passeggiata sul Lungomare la domenica del Capo dello Stato tra la gente
Lunedì 28 Settembre 2015, 03:20
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Luigi Roano
Cambia location ma lo schema è lo stesso del 21 agosto, giorno della sua prima visita. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, approfittando anche della giornata quasi estiva, ieri è andato a Messa e ha fatto una passeggiata a Mergellina, da vero napoletano. Strette di mano, selfie, incoraggiamenti e il consueto calore che la città riserva ai Capi di Stato hanno rallegrato la mattinata del Presidente. Mattarella - alla sua seconda giornata napoletana - ha lasciato Villa Rosebery poco prima delle 10 accompagnato dalla figlia Laura e si è recato nella chiesa di Santa Maria del parto, appunto a Mergellina, per la Messa domenicale. Mattarella ha preso posto nelle ultime file della chiesa e ha partecipato alla funzione tradizionalmente dedicata ai bambini.
Il Presidente al termine della Messa si è concesso una passeggiata sul lungomare. Il Capo dello Stato è stato accolto da applausi e ha salutato, con il gesto della mano, un bambino, che era con il papà. Lungo la strada, tante strette di mano, qualche foto e sorrisi. Una ragazza ha dato il suo telefonino a un componente dello staff presidenziale e si è fatta fotografare con Mattarella. In Largo Sermoneta il Presidente ha incrociato anche un corteo di motociclette, svoltosi nell'ambito di un raduno in zona. Il Presidente ha poi trascorso il resto della giornata a Villa Rosebery in completo relax, del resto la sua è una visita privata, già caratterizzata nella giornata di sabato quando si è recato al Loreto Mare per far visita all'agente di polizia Nicola Barbato, ferito giovedì sera in una sparatoria a Fuorigrotta. Barbato, agente dell'antiracket era in pieno servizio quando è stato aggredito e attinto da un colpo di pistola alla testa.
A partire da oggi inizierà la parte istituzionale della visita di Mattarella. A partire dalle 11 parteciperà a «Tutti a Scuola 2015», cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. A ospitare l'evento, dalle 10,30, sarà l'Istituto d'Istruzione Superiore «Sannino-Petriccione», nel quartiere di Ponticelli. Presente, oltre Mattarella, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Successivamente il Capo dello Stato - alle 13 secondo il denso programma - collocherà, insieme con il sindaco Luigi de Magistris, una corona di alloro alla lapide posta nel cortile del Maschio Angioino in memoria degli eroi delle Quattro Giornate. Infatti, a partire da oggi la città celebra la liberazione dal nazifascismo; Napoli, giova sempre ricordarlo, è stata la prima città d'Italia a liberarsi dagli oppressori. Infine, Mattarella, alle 17, sarà al San Carlo per la proiezione del docufilm «Il senso del Mattino» di Luca Apolito dedicato al nostro quotidiano.
Insomma, una tre giorni densa - quella del Presidente - destinata in qualche modo a rimanere nella storia di Napoli, perché la visita del Capo dello Stato è coincisa con la recrudescenza criminale in alcuni pezzi di Napoli, una città sotto attacco della camorra che però ha reagito con fermezza, basta ricordare l'abbraccio di decine di napoletani che hanno cinto il palazzo della Questura, e che ha tratto dalla presenza del Presidente e dai suoi comportamenti ulteriore forza per sperare in un futuro migliore. «Lo Stato è qui»: queste le sue parole al capezzale del poliziotto ferito, parole che hanno scosso positivamente la cittadinanza. Un calore ampiamente ricambiato dai napoletani che ieri hanno riservato al Presidente tante attenzioni.
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