«Arturo positivo» Salta l'incontro con Zingaretti, ora è corsa al test

«Arturo positivo» Salta l'incontro con Zingaretti, ora è corsa al test
Sabato 5 Settembre 2020, 05:05
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LA SITUAZIONE
PADOVA I primi candidati consiglieri sono corsi al reparto di Malattie Infettive ieri pomeriggio, altri andranno a farsi il tampone nella giornata di oggi. Lo stesso vale per i componenti dello staff e per moltissime altre persone. La notizia di Arturo Lorenzoni positivo al Covid si è diffusa in un baleno subito dopo pranzo. Ora, inevitabilmente, scatta la corsa al tampone. È stato lo stesso candidato governatore del centrosinistra a lanciare un appello in questo senso: «Chi mi ha incontrato negli ultimi cinque giorni è bene che si rivolga all'azienda sanitaria». Il tracciamento dei contatti è in corso ma in una situazione come questa - dove il contagio riguarda un personaggio pubblico a contatto quotidiano con centinaia di persone - a fare la differenza è soprattutto il senso di responsabilità di ciascuno.
LA NOTA
Quella di ieri doveva essere la mattinata dell'incontro tra Lorenzoni e Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd è arrivato regolarmente a Palazzo Moroni, accolto dal sindaco Giordani, ma a tener banco fino alle 15 è stata l'attesa dell'esito del tampone. Alle 17.30, poco più di due dopo il referto, il Comune di Padova ha diffuso una nota ufficiale. «Il sindaco con tutta la giunta esprimono ad Arturo Lorenzoni i loro più sinceri auguri di una rapida guarigione e di una veloce ripresa della campagna elettorale, in persona e non on line, in tutta la Regione. Anche se la lievità dei sintomi rilevati è tranquillizzante, è pienamente condivisibile l'invito che lo stesso Lorenzoni ha già fatto alle persone che in questi ultimi giorni lo hanno incontrato e hanno interagito con lui, di sottoporsi per sicurezza a un tampone di controllo. Un sincero in bocca al lupo ad Arturo Lorenzoni che non si farà certamente fermare da questo improvviso ostacolo».
IL PERSONALE
Intanto è andata oltre le aspettative l'adesione dei dipendenti comunali ai test sierologici messi a disposizione dalla giunta Giordani. Su circa 2 mila dipendenti (sono stati coinvolti anche i lavoratori delle società partecipate) ad aderire all'iniziativa sono state 1.252 persone. A promuovere il test ieri è stata anche la candidata della Lega alle prossime regionali Paola Ghidoni. «Mi sono sottoposta al sierologico per dimostrare che il test è rapido, sicuro e indolore. Chi vuole, può farlo senza preoccupazioni ha spiegato l'esponente leghista - Funziona così: il medico effettua il prelievo di una goccia di sangue, da un polpastrello di un dito della mano. Subito dopo la mette in contatto con un reagente. Nel giro di 10 minuti si ottiene l'esito, che consente di verificare la presenza di immunogobuline, testate per comprendere se il paziente ha un'infezione in corso o se è entrato il contatto con il virus nelle settimane precedenti».
IL VERTICE DEM
Nonostante l'assenza di Lorenzoni, intanto, il segretario Zingaretti si è intrattenuto comunque a lungo con Giordani. Tra gli argomenti affrontati anche il rilancio della fiera. Su questo Zingaretti avrebbe garantito un impegno anche economico da parte del governo Conte. Da Roma, dunque, potrebbero arrivare risorse. «Con il sindaco abbiamo avuto un utile incontro ha spiegato il leader dei Dem Anche Padova è una delle città italiane che combatte, sia per tenere sotto controllo il virus, sia per la ripresa. Ora è possibile combattere perché, grazie a questo governo, stanno arrivando in Italia dall'Europa centinaia di miliardi di euro a favore dell'economia, della produzione e a sostegno di chi non ce la fa ha aggiunto Ora bisogna correre e nelle prossime ore il Pd presenterà delle linee guida sull'utilizzo del Recovery Fund. Per noi la priorità assoluta è essere vicini ai sindaci che stanno lottando per ripartire ha detto ancora Zingaretti Se ce la fanno i sindaci, ce la fa l'Italia. Bisogna intervenire in maniera chirurgica su determinati settori, per esempio bisogna dare un segnale forte al comparto delle fiere che, anche in un passato recente, ha rappresentato una delle punte di diamante della nostra economia. Un settore che è stato messo fortemente in crisi dal Covid». Ne avrebbe dovuto parlare anche con Lorenzoni, ma il contatto è stato solo telefonico. Zingaretti era risultato positivo al Covid il 7 marzo, all'inizio dell'emergenza. Sei mesi dopo tocca a Lorenzoni.
Gabriele Pipia
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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