I furbetti della benzina: a Napoli raffica di multe

I furbetti della benzina: a Napoli raffica di multe
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 24 Marzo 2022, 08:14 - Ultimo agg. 16:57
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Su 42 distributori controllati tra Napoli e provincia, 30 non sono risultati in regola per pubblicità delle tariffe praticate e mancata comunicazione dei prezzi al Ministero dello Sviluppo Economico. È quanto emerso da una prima vasta operazione della guardia di finanza partenopea avviata su delega della Procura della Repubblica di Napoli per contrastare il caro prezzi dei carburanti: da un lato dovuto alla crisi energetica scoppiata in seguito all'invasione russa in Ucraina, ma anche a causa di qualche esercente furbetto. Numeri impietosi perché tre distributori su quattro - è emerso dai controlli - non rispettavano le regole.

È questo il risultato di una prima imponente operazione compiuta venerdì scorso dalle fiamme gialle, avvenuta ancor prima che il governo pubblicasse in Gazzetta Ufficiale il taglio temporaneo delle accise sui carburanti, ma ulteriori controlli a tappeto sono in corso in questi giorni per verificare che le decisioni assunte dall'esecutivo per tagliare i prezzi alla pompa comportino effettivamente dei risparmi per i consumatori. Si tratta, al momento, solo di una raffica di sanzioni amministrative elevate dalla guardia di finanza, poi spetterà alla Procura partenopea verificare nel corso dei prossimi giorni eventuali rilievi penali e altri reati connessi alla vendita di benzina e gasolio. In un periodo di estrema crisi per il Paese, i magistrati napoletani guidati da Giovanni Melillo hanno chiesto al Comando provinciale della guardia di finanza di procedere a tappeto nei controlli per evitare insopportabili speculazioni sulla pelle dei cittadini. Ma non finisce qui, resteranno accesi i fari della Procura e delle fiamme gialle anche prossimi giorni.


Controlli a raffica, quindi, ben 93 nella sola giornata di venerdì scorso. Al setaccio i movimenti di 51 automezzi per il trasporto di prodotti petroliferi e di 42 distributori stradali.

Sono 30 i casi di irregolarità tra i distributori, in particolare sulla pubblicità dei prezzi: in pratica la tariffa indicata sui cartelloni esposti non corrispondeva a quella poi effettivamente praticata all'erogatore, ingannando così i consumatori. Riscontrata poi la mancata comunicazione obbligatoria al Mise che, da alcuni anni, richiede agli esercenti di comunicare periodicamente il prezzo del carburante applicato. Una misura che serve per valorizzare la trasparenza dei mercati e per tutelare i consumatori che possono verificare sul web - direttamente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico - dove la benzina costa meno e quindi conoscere prima dove conviene rifornirsi. Per i trasgressori sono fioccate multe dai 516 ai 3mila euro, ma presto la Procura partenopea potrebbe avviare un fascicolo d'inchiesta per inquadrare a tutto tondo le possibili truffe riguardanti il costo dei carburanti. Proprio la Campania, infatti, guida il triste primato anche per quanto concerne il traffico di carburante di contrabbando, con decine di inchieste che nella maggior parte dei casi hanno messo in luce come i principali clan della camorra abbiano da tempo messo gli occhi sul business della benzina e del gasolio riuscendo ad intessere strutturate relazioni internazionali e rivendere il carburante su scala nazionale anche grazie a complessi piani per frodare lo Stato su accise e Iva.

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Vasti controlli anche in provincia di Napoli. A Qualiano, le fiamme gialle del gruppo di Giugliano, partendo da un controllo su strada, hanno sequestrato un intero complesso aziendale, composto da un terreno di 300 metri quadri adibito a deposito, che imbottigliava e vendeva bombole gpl diverse da quelle per le quali era autorizzato. Denunciati tre responsabili, residenti tra Giugliano, Marano e Mugnano, per illecito imbottigliamento di gpl, rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, appropriazione indebita. Sempre nel Napoletano, il gruppo della guardia di finanza di Nola ha sequestrato, a Marigliano, all'interno di un'area, una cisterna, tra l'altro priva di certificazione antincendio, contenente 1300 litri di gasolio di contrabbando.
 

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