Cocaina spacciata fingendosi clienti in fila

Cocaina spacciata fingendosi clienti in fila
Mercoledì 7 Aprile 2021, 05:00
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L'INCHIESTA
ASSISI Consegne a domicilio e spacciatori che si mimetizzano nelle file ai supermercati. Cresce il ricorso da parte dei pusher alle nuove modalità di spaccio nate lo scorso anno nel periodo di lockdown. Prova ne è l'arresto da parte della polizia di un trentaquattrenne e un trentaduenne sorpresi a consegnare cocaina a bordo di un'utilitaria e a cederla in prossimità dei supermercati dell'Assisano.
Gli agenti del commissariato di Assisi hanno condotto in carcere i due uomini originari dell'Albania dando così attuazione alle ordinanze firmate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia, su richiesta del pubblico ministero. Le indagini sono scattate alla fine del 2020 in seguito all'acquisizione di informazioni raccolte sul territorio dai poliziotti. Dopo essersi accordati al telefono col cliente i due utilizzavano per le consegne di cocaina diverse vetture, tutte utilitarie, pensando così di passare inosservati. Avevano dato vita in questo modo ad una piazza di spaccio tra Rivotorto e Bastia Umbra.
Pensavano di essere al sicuro ma sono incappati nei controlli voluti dal questore di Perugia Antonio Sbordone, in seguito ai quali gli agenti del commissariato di Assisi, agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, li hanno arrestati per spaccio di droga e detenzione di sostanze stupefacenti. I due, su disposizione del pm di turno, sono stati accompagnati nelle camere di sicurezza della questura di Perugia. L'udienza ha poi convalidato l'arresto. Nonostante fossero già stati arrestati in passato per reati inerenti lo spaccio di droga, non avevano desistito, continuando a rifornire di cocaina il mercato locale. Adeguandosi però alle mutate condizioni causate dall'esplosione della pandemia. Diverse cessioni di droga contestate ai due sono avvenute infatti con consegne nei pressi di supermercati, pensando in questo modo di non attirare l'attenzione delle forze dell'ordine.
Insomma chiusi i tradizionali canali di spaccio la droga non ha smesso di circolare. La criminalità si adatta più velocemente dei comuni cittadini alle mutate condizioni poste dalla legge e, seguendo il flusso della clientela, piazza le proprie pedine nella nuova quotidianità imposta dal virus. E visto che i supermercati sono diventati le nuove piazze dove la gente si ammassa i pusher per non dare nell'occhio si fingono clienti e si mettono in fila. Ad attenderli c'è il cliente che d'incanto si appalesa. A quel punto avviene lo scambio: denaro in cambio di cocaina. Un traffico che le indagini investigative hanno evidenziato con chiarezza: le organizzazioni criminali, per non destare sospetti, negli ultimi periodi utilizzano sempre più le aree di sosta davanti supermercati e le gallerie dello shopping per fare affari. Per sviare l'attenzione, mentre stanno aspettando il cliente, entrano pure nel supermercato con un carrello, per poi uscire solamente con un pacchetto di patatine. Lo spaccio ha cambiato pelle.
Massimiliano Camilletti
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