Mariotti, «la musica è tornata a casa» ma la battaglia dei genitori continua

Mariotti, «la musica è tornata a casa» ma la battaglia dei genitori continua
Martedì 4 Maggio 2021, 05:01
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PIANETA SCUOLA
Al liceo Classico e Musicale Mariotti le lezioni di strumento in presenza sono riprese e anche la permanenza dei ragazzi in classe nell'intervallo alla fine sarebbe stata concessa. Il condizionale è però d'obbligo perché da un lato non ci sono comunicazioni ufficiali della scuola, dall'altro la narrazione del comitato di protesta descrive una situazione di incertezza. Dopo aver ammesso che intanto La musica è tornata a casa, la cronaca della mattina non sembra poi così intonata. «Chat dei genitori in ebollizione intorno alle 12 si legge in una nota dopo l'ennesima telefonata fatta all'Usr per chiedere che ai ragazzi e alle ragazze del Liceo Musicale venisse data la possibilità di soggiornare in sicurezza all'interno della scuola». E il testuale della chat suona così: Dice che possono restare a scuola! Ma chi lo dice? Ma siamo sicuri? Sì, è andato in aula il coordinatore di classe . Tutti cercano conferma «Ma sul sito della scuola - dicono ancora i genitori - nessuna comunicazione ufficiale. Nel registro elettronico nessuna informativa alle famiglie. Ragazzi che non sanno cosa fare, genitori che si chiedono se le notizie sono attendibili. Qualcuno esce, qualcuno no Nessuna indicazione che tenga conto dei protocolli anticovid».
LA MANIFESTAZIONE
Non erano in molti nel pomeriggio in piazza San Paolo alla convocata assemblea di sostegno alla vertenza Mariotti. «Certo è raccontano quelli del comitato - che quando i manifestanti raggiungono Piazza San Paolo alle 15 si sentono dalle stanze del Liceo le voci dei ragazzi e delle ragazze che cantano, i loro strumenti che suonano. Non succedeva da fine ottobre». Ma dalla piazza inizia un'altra musica: quella delle canzoni di protesta, delle rivendicazioni scandite al ritmo della grancassa da street band che si è aggiunta per meglio ampliare la voce di Antonella Valoroso, la mamma di punta del comitato e attivista di Pas che ribadisce i problemi definita come La scuola delle meraviglie.
«In segreteria ci sono telefoni che si alzano da soli senza che nessuno parli, dove le email dei genitori non vengono protocollate, dove le richieste degli studenti sono ignorate». E di queste cose, oltre quelle contenute nella lettera inviata all'Usr, nei prossimi giorni dovrebbero parlare con la Iunti i rappresentanti di istituto che hanno firmato l'esposto.
Remo Gasperini
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