Salvini invitato al 40° della morte di Lino Sabbadin

Salvini invitato al 40° della morte di Lino Sabbadin
Domenica 17 Febbraio 2019, 05:03
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SANTA MARIA DI SALA
L'eco dei colpi all'interno della macelleria, il sangue sul grembiule che si mescola a quello delle carni, la fuga in auto degli assassini lungo via Gorgo. Ogni anno, il 16 febbraio, Adriano Sabbadin rivive nella sua mente la sequenza della tragedia che gli ha strappato, quand'era appena 17enne, il padre Lino, ucciso a Caltana dai Proletari armati per il comunismo di Cesare Battisti. Domani, lunedì, alle 14.30, davanti a quella stessa bottega ereditata dal padre, che Adriano apre ogni mattina, si terrà la commemorazione dei 40 anni dal brutale omicidio, i primi con il mandante in galera, quel Cesare Battisti estradato poche settimane fa dalla Bolivia e ora in carcere in Sardegna. «Sono sempre ricordi difficili - ammette Adriano nel giorno dell'anniversario, ieri, della tragedia - ma almeno ora sappiamo che giustizia è stata fatta e questo profuma un po' di vittoria. Nulla mi restituisce mio padre e non riesco ancora a parlare di perdono, però almeno non sarà l'ennesimo anniversario passato a invocare giustizia».
Alla cerimonia parteciperanno anche i famigliari di altre due vittime di Battisti, Pierluigi Torregiani e Andrea Campagna, il primo ucciso lo stesso giorno di Lino, il secondo due mesi dopo, sempre nel 1979. Quarant'anni di sofferenza per tre famiglie, che domani si ritrovano unite a Caltana, davanti a quella macelleria, dove tutto ha avuto inizio, con uno dei 4 omicidi (il primo nel 78) contestati a Battisti, per due dei quali è stato condannato all'ergastolo in contumacia. Alla commemorazione ci saranno sindaci, consiglieri regionali, rappresentanti delle forze dell'ordine e il prefetto Vittorio Zappalorto. E' stato invitato anche il vicepremier Matteo Salvini, che però non ha fatto sapere se potrà essere presente o meno.
IL MESSAGGIO DI ZAIA
Non potrà esserci, per impegni istituzionali, il governatore Luca Zaia, che però ieri ha voluto ricordare l'anniversario: «Quella tragedia - ha detto Zaia - che ebbe come testimone un ragazzo, Adriano, per la prima volta quest'anno vede Battisti in carcere a scontare la pena per cui è stato condannato. Una pagina di storia che si chiude facendo finalmente giustizia, quella che Adriano e i suoi hanno cercato, aspettato e invocato per quattro decenni». Dopo la deposizione di una corona sul luogo dell'attentato, in via Gorgo 31, alle 15, verrà celebrata una messa di suffragio nella chiesa di Caltana, poi in cimitero ci sarà la benedizione della cappella di famiglia, dove la salma di Lino è appena stata traslata, in seguito alla scadenza della concessione della tomba.
F.Deg.
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