Cina, liberi 530 alligatori allevati in cattività: è il più grande gruppo mai liberato

Cina, liberi 530 alligatori allevati in cattività
Cina, liberi 530 alligatori allevati in cattività
Sabato 24 Aprile 2021, 08:57 - Ultimo agg. 25 Aprile, 08:51
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Nella Cina orientale 530 rari alligatori dello Yangtze, conosciuti anche come alligatori cinesi, saranno messi in libertà nel mese di maggio dalla riserva naturale nella provincia di Anhui. Il gruppo di 530 esemplari allevati in cattività sarà il più grande a essere mai stato liberato. Questa specie è un animale protetto di prima classe endemico della Cina che vive sul nostro pianeta da oltre 200 milioni di anni. In passato, la popolazione dell'alligatore dello Yangtze ha subito un forte declino a causa delle attività dell'uomo e dei cambiamenti del proprio habitat naturale. Da quel momento, il Paese asiatico ha adottato molteplici misure per far crescere nuovamente la popolazione.

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L'allevamento in cattività di questa specie è stato avviato nel 1979 nella città di Xuancheng, nella provincia di Anhui, l'habitat principale di questi rettili. «Le attività di ricerca sistematica e di protezione della specie, compresa la reintroduzione in natura e la conservazione dell'habitat, sono state messe in pratica per ripristinare la popolazione di questi animali», ha detto Wu Rong, direttore dell'amministrazione della riserva naturale nazionale dell'alligatore cinese della provincia.

Grazie agli sforzi compiuti, al momento la riserva può vantare circa 14.000 alligatori dello Yangtze nati in cattività. Si tratta anche del più grande centro d'allevamento e di ricerca del mondo per questa specie.

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La riserva naturale ha iniziato a reintrodurre in natura i rettili in pericolo dal 2003 e fino al 2020 sono stati liberati 508 alligatori cinesi, in 16 occasioni. In particolare, sono stati rilasciati 120 esemplari allevati in cattività nel 2019 e 280 l'anno scorso. I preparativi per il lavoro di reintroduzione di quest'anno sono stati quasi del tutto completati. Sono stati condotti il sequenziamento del DNA, il confronto dei geni e altre analisi genetiche sugli alligatori candidati, in modo da garantire che i geni della loro popolazione selvatica non si degradino. In alcuni esemplari sono stati incorporati chip e localizzatori satellitari, che permetteranno future ispezioni e monitoraggi scientifici.

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I dati di monitoraggio ottenuti dagli alligatori che sono già stati rilasciati hanno dimostrato che i rettili si sono adattati all'ambiente selvatico e si sono successivamente riprodotti. Secondo Wu il rilascio di questi rettili nati in cattività sarà ridotto nei prossimi due anni, in modo da permettere alla specie di «riprodursi naturalmente». Nel frattempo, l'ultima indagine mostra che la popolazione selvatica di alligatori cinesi è aumentata da circa 120 esemplari nel momento più critico fino a circa 200 unità presenti al momento, in completa controtendenza con il declino visto in precedenza.

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