Anatra trovata crocifissa a Malamocco, scatta l’allarme degli ambientalisti

L'anatra crocifissa
L'anatra crocifissa
di Lorenzo Mayer
Domenica 21 Marzo 2021, 20:33
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Un’anatra crocifissa a Malamocco nella Laguna di Venezia. Questo l’orribile ritrovamento avvistato ieri, da diversi passanti, nel borgo storico, zona sud del Lido. Un gesto inqualificabile compiuto da ignoti, evidentemente, con l’intento di creare scalpore. Incomprensibile il motivo: potrebbe trattarsi di un avvertimento, verso qualcuno, oppure un’azione animata solo dalla crudeltà. Non si riesce a capire se l’animale, prima di essere collocato in quella posizione, sia stato trafitto da una ferita provocata volontariamente oppure no. Di certo l’episodio ha immediatamente innescato la mobilitazione degli animalisti

«È una cosa inqualificabile - afferma Cristina Romieri, ambientalista e animalista dalla prima ora - chi si è reso responsabile di un simile accanimento deve essere qualcuno con una mente disturbata.

Dall’immagine non si può escludere nessuna ipotesi, potrebbe essersi trattato di un bracconaggio, visto che in questo periodo la caccia è chiusa e vietata, oppure che questa povera bestiola fosse già morta. In ogni caso una simile ostentazione non ha senso. Ricordiamo, inoltre, che oltre ad essere una azione contraria ad ogni senso etico e dovere civico, il maltrattamento e l’uccisione di animali sono un reato di natura penale che può essere punito anche con il carcere per i casi più cruenti. Quindi quanto visto ci lascia attoniti, sbigottiti e sconcertati».

Le anatre sono animali che al Lido, anche nelle zone limitrofe al borgo di Malamocco, sono molto presenti, e, in alcuni casi sono anche accudite e sfamate da alcuni circoli nelle vicinanze, società sportive o singoli cittadini che periodicamente vanno a visitarle, portando cibo per loro. «Le anatre sono presenti al Lido e anche in centro storico ormai in città - chiude Romieri - chi si è reso protagonista di un comportamento del genere rischia grosso. Questi episodi non devono essere tollerati e non possono essere sottovalutati». 

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