Balene ingoiano milioni di microplastiche al giorno: lo studio choc

Una balena (immag Remo Sabatini)
Una balena (immag Remo Sabatini)
di Remo Sabatini
Mercoledì 2 Novembre 2022, 12:02 - Ultimo agg. 12:08
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I numeri sono impressionanti. Drammatici, documentano la difficile situazione nella quale versano mari e oceani letteralmente inzuppati dalla plastica, ingrediente mortale ormai entrato a far parte della catena alimentare. A confermare l'ennesimo allarme, un nuovo studio che, condotto dal dottor Shirel Kahane-Rapport, dell California State University, si è chiesto cosa mangiano le grandi balene. Quello che ne è venuto fuori è un quadro ben più grave di quanto ci si potesse aspettare. Una sola balena, infatti, sarebbe in grado di ingoiare milioni di microplastiche al giorno. Tanto per essere più chiari, è stato stimato che quotidianamente, una sola balenottera azzurra è capace di ingerire non meno di 10 milioni di pezzi di microplastiche.

I numeri drammatici

Una ingestione inconsapevole, sia chiaro ma reale e talmente preoccupante che può tradursi in quasi 4 tonnellate di inquinanti ingeriti per stagione. "Oltre alle coste della California, ha spiegato Kahane-Rapport, sono state prese in esame le acque del Mare del Nord, del Mediterraneo e del Sud Est Asiatico".

Pressoché tutte le specie di balena, sono interessate da questo dramma che può significarne la morte dopo pochi anni. Le plastiche ingerite, infatti, possono arrivare a provocare seri danni al ciclo digestivo di questi giganti del mare condannandoli ad una fine orribile. "Le balene che si nutrono nelle aree indicate, ha commentato il dottor Matthew Savoca della Stanford University che ha preso parte allo studio, corrono forti rischi di ingollare enormi quantità di plastica". Nelle aree più inquinate, infatti, si può arrivare a ingerire qualcosa come 150 milioni di pezzi di microplastiche al giorno. "Un dramma per le balene, conclude lo studio, ma anche per l'uomo". La maggior parte dei piccoli pesci consumati dai leviatani, contaminati dalle plastiche, sono parte anche della dieta umana. 

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