«Nel 2015 - ricorda Brambilla, da tempo vegana -, dopo aver analizzato 800 studi epidemiologici incentrati sulla relazione tra carni rosse e insorgenza di cancro, la Iarc (International Agency for Research on Cancer), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha inserito le carni processate tra i "cancerogeni certi", e le carni rosse (manzo, agnello, maiale e altre) tra le sostanze "probabilmente cancerogene"». «Co-finanziando la campagna di Assocarni sul consumo della carne bovina italiana - commenta Brambilla - il ministero delle Politiche agricole utilizza i soldi di tutti i cittadini, compresi coloro che non consumano prodotti animali per motivi etici o di salute, per rilanciare uno specifico settore, andando anche in controtendenza rispetto alle affermazioni di fondamentali istituzioni internazionali di tutela della salute».
Brambilla conclude ricordando le sue due proposte di legge in materia. La prima «impone a tutte le mense pubbliche e convenzionate col pubblico, in particolare quelle scolastiche, di offrire anche menu vegetariani e vegani». La seconda prevede nelle scuole «iniziative finalizzate alla promozione dell'educazione alimentare, con particolare attenzione alla diffusione della cultura vegetariana e vegana».