Cane poliziotto "fascista", polemica a Monza. Tutta colpa del nome: si chiama "Narco della Decima Mas"

«Quel cane poliziotto è fascista»: la polemica per il nome, ecco come si chiama e perché
«Quel cane poliziotto è fascista»: la polemica per il nome, ecco come si chiama e perché
di Domenico Zurlo
Mercoledì 19 Settembre 2018, 14:35 - Ultimo agg. 14:47
2 Minuti di Lettura

Il suo nome è certamente originale, ma non lo ha scelto lui, e certamente non può essere tacciato di simpatie politiche: il protagonista di una polemica decisamente singolare è un cane poliziotto, che si chiama ‘Narco della Decima Mas’. Un consigliere del Partito democratico di Monza, durante il consiglio comunale cittadino, ha chiesto delucidazioni proprio sul suo nome.

«Trovo di poco gusto il riferimento alla Decima Mas: forse non tutti sanno o si ricordano cosa è stato», ha detto il consigliere Marco Lamperti. Ma il cane poliziotto col fascismo c’entra poco: Decima Mas di Agugliano è infatti l’allevamento di provenienza da cui viene l’animale, che collabora con l’unità cinofila della Polizia locale della città con supporto alle attività di contrasto dello spaccio di stupefacenti.


E insieme alla polemica a dir poco singolare, non poteva deludere nemmeno la risposta, da parte dell’assessore leghista Federico Arena: «È il nome dell’allevamento - ha ribattuto - ho un goniometro, posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa Narco non fa il saluto romano. Abbiamo anche controllato la sua cuccia: di busti di Mussolini non ne abbiamo trovato nemmeno uno».
 



COSA FU LA DECIMA MAS La Decima Mas (X Flottiglia Mas), per chi non lo sapesse, fu un’unità della Marina Militare italiana che dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 e dopo la caduta del fascismo, durante la Seconda Guerra Mondiale, rifiutò di arrendersi e collaborò con i tedeschi nell’Italia del Nord, facendo parte del corpo militare della Repubblica di Salò. A guidarla era il principe Junio Valerio Borghese, lo stesso che qualche decennio dopo avrebbe preso parte al tentativo di golpe del 1970, uno dei tanti misteri d'Italia ancora irrisolti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA