Si chiamava Maximo e, come un gladiatore costretto al combattimento, era appena sceso nell'arena dove ha trovato la morte. Maximo era un cavallo, di quelli utilizzati nelle corride e apparteneva alla squadra di Andres Romero. Montato da un "rejonador", se la sarebbe dovuta vedere con un toro imbizzarrito nella plaza de toros di Siviglia dove, nell'ambito dei festeggiamenti di San Miguel, era stata organizzata la tradizionale "corrida de rejones".
La corrida de rejones
La corrida de rejones è una particolare corrida che, contrariamente alla più nota che ha protagonisti el picador, a cavallo, e il matador, a tu per tu con il toro, prevede il solo utilizzo di cavallo e cavaliere (rejoneador) e il solito sfortunato toro di turno.
Per il cavallo Maximo, infatti, come riportato dall'associazione animalista spagnola PACMA e dal Diario de Sevilla che hanno diffuso l'immagine che pubblichiamo, una volta colpito al basso ventre non c'è stato più molto da fare.
Sedato e stabilizzato nell'arena dal personale della corrida, sarebbe infatti morto poche ore dopo, a causa delle gravi ferite riportate, nonostante il trasferimento presso la clinica veterinaria di Aznalcollar.
"I tori, purtroppo, non sono gli unici animali che vengono sfruttati e uccisi nelle corride", ha commentato con un comunicato la PACMA. "È una attività crudele che porta solo sofferenza, tortura e morte".
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