Strage di mucche nella fattoria modello: le cause sono un giallo

Sara Zardini e Anna Finotto
Sara Zardini e Anna Finotto
di Alessia Trentin
Martedì 17 Ottobre 2017, 05:01 - Ultimo agg. 16:11
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CORTINA - Le mucche sono morte tutte di edema polmonare. Praticamente soffocate. Sono sconvolte Sara Zardini e Anna Finotto, le due giovani che reggono l'azienda Alpe Cortina costruita dalle Regole d'Ampezzo in località Socol. Le indagini sono in corso e, finchè non arrivano risposte certe, i dubbi e le ipotesi si sprecano. «Non sappiamo nulla spiega Zardini -, se non che l'Usl ha escluso un virus e il botulino. L'istituto zooprofilattico sta lavorando in due direzioni: quella del veleno, non meglio specificato, e quella dei diserbanti. Gli altri animali per fortuna stanno bene, anche il cavallo che per natura è più delicato». L'episodio risale a domenica 8 ottobre. Il primo a morire, all'alba, è stato un vitello seguito nel giro di poche ore da quattro mucche. Una sesta è stata abbattuta nel pomeriggio, perché in evidente stato di sofferenza.

Una "strage", consumatasi tra le mura della stalla super moderna di Soccol e a cui sono scampati gli altri capi: una ventina di vacche, cavalli, capre e galline; una selezione che rende ancora più complicato capire cosa abbia provocato la morte degli animali. «Attorno alle 4 ho chiamato il 118, ma non è intervenuto nessuno spiega Zardini -, poi alle 6.30 è arrivato il veterinario di Dobbiaco che ha cercato di disintossicarle, ma senza ottenere risultati e alle 9 è stato raggiunto dai tecnici dell'istituto zooprofilattico». Le sei carcasse sono state sottoposte ad autopsia e in questi giorni l'istituto zooprofilattico si sta concentrando sull'analisi dei campioni prelevati dai rumini delle bestie. A provocare la morte è stato di certo qualcosa di ingerito nel cibo, probabilmente attraverso il foraggio. Cosa non si sa.

«Dopo domenica abbiamo riportato l'ordine in azienda, ma la produzione di jogurt e dessert è stata sospesa prosegue la ragazza mentre tutti i prodotti già realizzati sono stati messi sotto sequestro. Nei prossimi giorni produrrò del formaggio e poi lo farò analizzare per capire se sia contaminato da qualcosa. Finchè non abbiamo i risultati delle indagini non ci sbilanciamo a ipotizzare nulla, certo è che l'accaduto ha sorpreso gli stessi veterinari». Il presidente delle Regole d'Ampezzo, Flavio Lancedelli, esclude con convinzione l'ipotesi di dolo. «Non abbiamo idea di cosa sia successo ma escluderei il dolo commenta -, a giorni dovrebbero arrivare i risultati delle analisi, a quel punto capiremo». L'episodio non è stata solo una perdita economica e un affronto alla serenità della vita in fattoria, per le due allevatrici. Le mucche e il vitello erano come componenti della famiglia.
 
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