L'indagine era partita alla fine del 2021 quando, grazie ad un investigatore sotto copertura, la Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) era riuscita a documentare le indicibili condizioni nelle quali erano costretti decine di cuccioli detenuti in quello che sarebbe stato immediatamente ribattezzato "l'allevamento degli orrori". D'altro canto le immagini riprese al suo interno, in una località a due passi da Lake City, nel Michigan, erano state devastanti. Lasciati al freddo e al gelo, sotto la pioggia, senza cibo né acqua e rinchiusi in gabbiette di ferro simili a quelle in uso negli allevamenti da pelliccia, i Jack Russel che incredibilmente venivano venduti per centinaia di dollari ciascuno, oltretutto erano costretti a sopravvivere in mezzo ai loro stessi escrementi.
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Ma non finisce qui perché ai cuccioli, veniva mutilata la coda senza anestesia e con mezzi di fortuna indegni.
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