Francia, strage di delfini e uccelli marini. «Decine di esemplari trovati morti in pochi giorni»

Strage di animali marini in Bretagna (immag diffuse da Sea Shepherd)
Strage di animali marini in Bretagna (immag diffuse da Sea Shepherd)
di Remo Sabatini
Martedì 23 Agosto 2022, 15:29 - Ultimo agg. 16:22
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"Tutto ciò che muore in mare è lontano dagli occhi e dalle coscienze". Queste, le amare parole con le quali Sea Shepherd France ha voluto commentare il  pattugliamento di due spiagge francesi lungo la costa della Bretagna, conclusosi poche ore fa. Il risultato è una macabra lista che, stilata alla fine dei sei giorni impiegati nella operazione svolta lungo gli 11 chilometri di costa che vanno da La Torche e Pouldreuzic, preoccupa. Sì perché il numero delle specie animali marine rinvenute morte, è impressionante. Dieci delfini, undici gabbiani, sessantasette sule, quattro cormorani, otto uccelli non ancora identificati, una rondine e un pulcino.

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Sea Shepherd France: se l'oceano muore, moriamo anche noi

A parte la rondine, ferita e già in cura presso un centro specializzato, tutti gli altri animali citati, erano già morti.

Alcuni già da un pezzo e con evidenti segni di reti da pesca. "Oggi, ha tenuto a sottolineare un portavoce del movimento ambientalista, la minaccia numero uno per i mammiferi marini, quindi per l'oceano, è la pesca non selettiva. Che sia industriale o artigianale, è responsabile dell'uccisione di un numero spropositato di animali marini. E non solo". Si calcola, infatti, che negli ultimi 50 anni, le attività umane legate alla pesca siano state responsabili della perdita di quasi il 70% degli uccelli marini. Numeri e percentuali che la natura non può permettersi. E neanche noi. Perché, come ribadito da Sea Shepherd: "È necessario ripensare urgentemente le nostre abitudini alimentari. Perché, se l'oceano muore, moriamo anche noi".

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