Lui ha soltanto 16 anni e proprio come tutti gli adolescenti, ha una vera e propria dipendenza: quella dello smartphone. Chi lo conosce bene, dice che di fronte alle immagini diffuse da quei telefonini, si incanta e resta imbambolato. Il problema è che il sedicenne in questione non è un ragazzo ma un gorilla. Si chiama Amare e da quando ha scoperto la "magia" che trasmettono quelle piccole e strane scatolette, sembra non riuscire a pensare ad altro. Tanto che, hanno riferito i custodi del Lincoln Park Zoo di Chicago, dove è detenuto, quando è stato attaccato da uno degli altri due maschi con i quali condivide il suo spazio, non ha battuto ciglio. «Era troppo occupato a guardare le immagini del telefonino».
Lo smartphone, sia chiaro, non è del gorilla.
Una novità poco gradita ai visitatori e men che meno al gorilla. Amare, infatti, sembra si ostini ad aspettare qualcosa che però, non arriverà mai più. «Le distrazioni offerte dalle immagini contenute negli smartphone dei visitatori con la conseguente distrazione provocata, ha spiegato Stephen Ross del Lincoln Park Zoo al Chicago Sun Times, possono arrivare a causare atti di bullismo da parte degli altri due maschi nella determinazione delle naturali dominanze che possono portare persino all'isolamento sociale dell'animale». Un isolamento ulteriore che Amare, non merita e non può permettersi.
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