La speranza è che la povera tartaruga, prima di essere letteralmente affondata, fosse già morta. Perché altrimenti, il folle autore del macabro gesto, l'avrebbe condannata ad una morte orribile. Sì perché ciò che è accaduto nelle acque del porto di Barletta non può trovare giustificazione alcuna. D'altro canto, le prove di quanto successo, per ironia della sorte, le evidenzia la carcassa stessa del povero esemplare rinvenuto a galla in balia della marea.
Orrore al porto di Barletta, legano tartaruga e la affondano
Adulta, alla Caretta caretta era stata legata una pinna ad una corda precedentemente ben fissata ad un macigno.
L'appello del WWF
A questo punto ci si chiede il perché di tanta crudeltà. Era incappata nelle reti? Era ancora viva? Perché non si è provveduto ad avvertire le autorità? Sarebbe stato tutto più semplice e, certamente, normale. Domande che al momento non trovano risposta e che ripropongono la questione del rispetto di norme e regolamenti da seguire in caso di incontri più o meno accidentali con specie protette. «Ricordiamo instancabilmente che le tartarughe marine che finiscono nelle reti da pesca, ha sottolineato il Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Molfetta che ha diffuso le immagini che proponiamo, vanno segnalate, recuperate e consegnate ai centri di recupero di competenza». Un invito che, stavolta, è stato ignorato nel modo più terribile e insensato. Anche perché, come ha tenuto a sottolineare il Centro Recupero, "Siamo sempre disponibili".
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