Il Mann e lo Zoo di Napoli firmano un protocollo d'intesa: «Sensibilizzare le nuove generazioni sulla protezione dell'ecosistema»

Francesco Floro Flores e Paolo Giulierini
Francesco Floro Flores e Paolo Giulierini
di Emma Onorato
Venerdì 9 Luglio 2021, 16:41 - Ultimo agg. 22:43
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Lo Zoo di Napoli e il Mann firmano un protocollo d’intesa e danno vita a un nuovo progetto che percorre un itinerario che unisce arte e natura. In occasione della Mostra Gladiatori - visitabile al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 6 gennaio 2022 - si avrà modo di approfondire il percorso evolutivo del rapporto uomo-animale. Un percorso che attraverso gli spazi del Giardino Zoologico cittadino e le sale del Mann, riesce ad unire passato e presente. «Col Mann l'equazione è la seguente - commenta Francesco Floro Flores, proprietario dello Zoo di Napoli - Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli mostra come tanti anni fa veniva trattato l'animale: recepito dai suoi luoghi naturali e portato in cattività. Noi cerchiamo di fare il contrario, ovvero mostrare come uno zoo, in questa nuova era, possa essere il luogo che accoglie gli animali che hanno subito dei disagi e li porta in natura».

Il filo conduttore parte dall’antica Roma, trascina il visitatore al tempo delle venationes: in quel periodo storico i venatores ammaliavano il pubblico esibendosi in scontri diretti con animali feroci come leoni,bufali, tigri, orsi o elefanti.

Era uno dei momenti più attesi durante gli spettacoli dei gladiatori: i cacciatori di spettacolo incarnavano - a quei tempi - virtù di forza e coraggio; si distinguevano dai gladiatori perché scendevano nell’arena non per morire, ma unicamente per cacciare ed uccidere gli animali. Il file rouge, così, conduce il visitatore dal Mann fino allo Zoo partenopeo, dove è possibile ammirare le stesse specie di animali in carne ed ossa. 

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Il progetto è come se aprisse una finestra temporale sul passato per far conoscere la storia, per comprendere meglio gli errori - o forse gli orrori - che venivano commessi dai nostri antenati e invita a ritagliare un momento di riflessione che avvicini l’uomo a una cultura fondata sul rispetto e la cura degli esseri viventi: un dono che la natura assembla in un unico ecosistema. «È una nuova modalità di collaborazione tra istituzioni, tra l'altro anomala rispetto al passato, ma che ha un preciso intento: lavorare insieme per sensibilizzare le nuove generazione alla protezione dell'ecosistema - commenta Paolo Giulierini, direttore del Mann -. Lo abbiamo già fatto con la mostra Capire il cambiamento climatico, e continuiamo adesso con lo Zoo di Napoli». Seguendo l'immaginario collettivo, spesso gli animali fanno parte dei ricordi legati all'infanzia e Giulierini evidenzia l'affetto speciale che si può instaurare tra persone e cuccioli, poi aggiunge: «Tutti noi vogliamo che gli animali siano felici e che ci si affranchi da quella tradizione di sfruttamento che nasce nel mondo antico». Le istituzioni che si uniscono in partnership, dando vita a questo nuovo progetto, rappresentano, quindi, un ponte per avvicinare sia gli adulti che i bambini a una visione più consapevole di sviluppo sostenibile, rispetto per l’ambiente, amore e cura per gli animali.

Tra le prossime iniziative estive, che integreranno l'esposizione Gladiatori, sono previsti incontri, laboratori presso lo Zoo di Napoli, e un percorso di schedatura per identificare la corrispondenza tra gli esemplari del parco zoologico parenopeo e la loro rappresentanza iconografica presente nei reperti antichi.  

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