A guardarla fa tenerezza. Tanto che la specie cui appartiene, ad una prima occhiata si intuisce a stento. Sì perché dell'orso, la tenera Cholita, ha conservato il musetto e poco più. E la pelliccia? Vent'anni di prigionia e di stress gliel'hanno portata via. Per sempre.
Cholita, l'orsa senza pelliccia
La storia di Cholita, splendido esemplare di orso di Paddington, inizia oltre vent'anni fa in Perù quando, rapita poco più che cucciola, inizia il suo drammatico peregrinare da un circo all'altro, fino allo zoo.
IL RACCONTO
"Durante il viaggio che ci ha portato attraverso le Ande, ha spiegato un portavoce di Animal Defenders International, avevamo paura che Cholita non dovesse essere più abituata a quelle altitudini". Fortunatamente per tutti, il trasferimento non comporterà problemi. Come documentato dalle immagini diffuse dall'associazione che proponiamo, l'orsa sembra essersi abituata perfettamente alla sua nuova casa. "Trascorre le sue giornate cercando di comunicare con Dominga o Sabina che monitorano la sua area costruita apposta per luo nella foresta pluviale giorno e notte, facendo il bagno nella piscina o dormendo nella sua caverna", ha spiegato il presidente di ADI Jan Creamer. "Il suo salvataggio, ha concluso, sembra aver incoraggiato anche istituzioni e governi a darsi da fare per salvaguardare gli animali". L'orso di Paddington, divenuto famoso anche in Europa grazie ad uno scritto di Michael Bond del 13 ottobre 1958 (A bear called Paddington) molto apprezzato anche dalla Regina Elisabetta II, nella realtà orso dagli occhiali, sta subendo il dramma della deforestazione che, anche in Perù, sta facendo scomparire il suo habitat portando la specie sull'orlo dell'estinzione. L'età di Cholita non è ancora chiara. Quel che è certo è che, come fanno sapere da ADI, ora "È la regina della foresta".