L'orsa va a rubare la frutta e rimane intrappolata nel recinto elettrico

L'orsa Barbara
L'orsa Barbara
di Sonia Paglia
Domenica 29 Settembre 2019, 10:26 - Ultimo agg. 11:16
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E’ stata ribattezzata con il nome Barbara, l’orsa temeraria, rimasta intrappolata all’interno di un orto da cui non riusciva più ad uscire, dopo avere oltrepassato la recinzione elettrificata. Catturata dal Pnalm è stata liberata in natura. L’episodio si è verificato nel comune di Villetta Barrea (L'Aquila), nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in pieno centro abitato, lungo la strada principale del paese. Erano circa le 8 del mattino, quando l’ esemplare di Orso bruno marsicano, femmina, dell’età di circa 6-7 anni, sprovvisto di monitoraggio con sistemi, si è introdotto all’interno di un orto di piante da frutto. Il proprietario del terreno, aveva delimitato l’area con recinti elettrici, detti “antiorso”.

Si tratta, come spiega l’ente Parco sul suo sito istituzionale, di un circuito elettrico, che si chiude nel momento in cui un animale tocca il conduttore. La corrente elettrica scorre lungo il conduttore. Poi passa attraverso l'animale e ritorna all'apparecchio, tramite il picchetto di messa a terra. L'impulso elettrico emesso dall'elettrificatore, della durata di una frazione di secondo, non sarebbe pericoloso per l'orso, ma lo induce a desistere, dal tentativo di entrare all'interno dello spazio protetto dalla recinzione. Potrebbe, dunque, essere stato l’impulso elettrico a spaventare l’orsa Barbara, che l’ha raggiunta mentre accedeva all’orto, tanto da farla desistere nel tornare indietro, forse per non provare di nuovo quella sensazione poco piacevole, dovuta alla scossa. Tuttavia, durante la permanenza forzata nel giardino, ha approfittato di una ricca colazione di mele e pere, gustandole, arrampicata sugli alberi. Anche perché la sua intenzione era quella di nutrirsi, e non poteva considerare l’imprevisto dell’ostacolo, che comunque ha superato con coraggio nella prima fase, perché spinta dalla fame. Lo spettacolo naturalistico, di certo, non è passato inosservato, richiamando l’attenzione di turisti e residenti.

E’ seguita, inevitabilmente, l’operazione di cattura del plantigrado, da parte dei veterinari del Pnalm, con somministrazione del narcotico. Si è proceduto anche al posizionamento del radiocollare, dotato di sistema Gps e Vhf, per seguire e localizzare gli spostamenti dell’animale h24. Al risveglio dal narcotico, l’orsa è stata rilasciata libera in montagna, nella zona di Riserva Integrale, che conserva una della foreste Vetuste più belle del Parco, patrimonio mondiale Unesco. Sul posto, anche Carabinieri forestali e pattuglie del Servizio Sorveglianza del Pnalm. I carabinieri della stazione di Villetta Barrea, hanno svolto il servizio di viabilità su ambo i sensi di marcia, a causa degli automobilisti che si fermavano incuriositi ad osservare la scena, bloccando il traffico.
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