Ormai è deciso. Oltre duecento orsi bruni saranno giustiziati entro il prossimo settembre. La drammatica notizia che arriva dalla Slovenia, è stata diffusa dall'associazione Alpe Adria Green che, nei mesi scorsi, aveva intentato una battaglia legale contro la decisione del Ministero competente del Paese che aveva deciso di sfoltire il numero degli esemplari di orso bruno presenti sul territorio.
Una strage «senza senso»
Una sforbiciata che, ad oggi, significherebbe il taglio netto di ben 222 individui dei circa mille presenti nel Paese.
La risposta a questa così come alle altre questioni sollevate per scongiurare la strage, è arrivata con la conferma della sentenza che, stando a quanto riportato da Alpe Adria Green e Maribor 24, l'organo di stampa locale che ha diffuso le immagini che proponiamo, potrebbe avvenire anche tramite fucilate individuali. Così, mentre il conto alla rovescia per l'inizio delle operazioni è partito, gli animalisti si chiedono il senso dei «bear watching» safari fotografici con protagonisti gli orsi, promossi in quel Paese. Pagati profumatamente dagli amanti della fotografia naturalista, ogni anno attirano migliaia di turisti. Tra questi, c'è persino chi si azzarda in un assaggio di carne di orso stufato cucinato al ristorante. Ma questa, è un'altra storia.
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