Piovono baci dal cielo? No, Zucchero non c'entra perché stavolta, quelli che cadono dal cielo, sono pesci. Migliaia e migliaia di piccoli pesci che da qualche giorno sono lanciati dall'aereo della Utah Division of Wildlife Resources per ripopolare le centinaia di laghetti di montagna di quella regione americana. Una tecnica a dir poco singolare che mette a dura prova i piccoli pesci, perlopiù trote, costretti a volare a velocità folle prima di impattare nelle acque gelide dei laghi. D'altro canto, le immagini parlano da sole.
Pesci sparati da un aereo per ripopolare i laghetti di montagna
Diffuse dalla stessa organizzazione, mostrano l'intera "filiera". Dalle pozze di allevamento fino all'inserimento in secchi e barili e al carico sull'aeroporto che li porterà in quota per poi lanciarli nel vuoto, il viaggio di quei pesci sembra venuto fuori dal più pazzo parco divertimenti che si possa immaginare. E anche se quelli dello Utah Division of Wildlife Resources garantiscono il prodotto finale, tutto quell'incredibile trambusto sopportato dai pesci è quantomeno drammatico.
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Nessuno, infatti, può sapere quanti di quegli esemplari si feriscono o muoiono a seguito del viaggio. Una preoccupazione che interessa a ben pochi visto che, in ogni caso, il loro destino è segnato: tempo qualche settimana e saranno preda dei pescatori. Sì perché il ripopolamento degli oltre 200 laghetti di montagna, avviene anche e soprattutto loro. «Questa settimana, scrive sulla propria pagina social l'organizzazione, abbiamo coperto quasi tutti i laghetti di montagna che non erano accessibili con altri mezzi».