Apre il primo cat bistrot della Campania: «Un posto per chi ama gli animali»

Interno di Gattò cat bistrot (foto di Zapoi Studio)
Interno di Gattò cat bistrot (foto di Zapoi Studio)
di Gennaro Morra
Sabato 9 Marzo 2019, 19:00
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C’è grande curiosità davanti alle vetrine coperte del locale in ristrutturazione di viale Privato L. D’Amore a Portici. E i passanti spesso si fermano a chiedere informazioni alla giovane titolare, intenta ad accudire i sei gatti che ormai vivono lì da qualche settimana. Lei, Valentina, spiega orgogliosa che lì sta per aprire Gattò, il primo cat bistrot della Campania: un locale dedicato ai felini, dove il pubblico potrà ammirare, e magari coccolare, i sei esemplari che faranno gli onori di casa.
 
«L’idea nasce dal mio amore per questi animali – spiega la 27enne –. Ho sempre vissuto circondata dai gatti e con altri membri dell’associazione “I gatti della traversa” mi prendo cura di una colonia felina molto numerosa. Proprio da questa, ne ho selezionati sei che sono poi venuti con me a Gattò. Loro saranno una presenza fissa e chi frequenterà il locale, potrà guardali e godere della loro compagnia. Magari anche avvicinarli e accarezzarli, se loro ne avranno voglia. Com’è noto, i gatti sono animali particolari e in certi giorni possono decidere di starsene per conto loro e non voler socializzare».
 
Ma Gattò, pur essendo un locale dedicato agli amici felini, non sarà aperto agli animali provenienti dall’esterno: «Purtroppo, non sarà possibile entrare con il proprio cane o gatto – annuncia Valentina –. Questo perché tra i gatti che vivono insieme nel locale si sta creando un equilibrio che un animale estraneo potrebbe rompere, provocando pericolose zuffe tra i nostri amici a quattro zampe». E poi c’è una ragione di ordine sanitario: «Gattò è anche un ristorante e gli animali che ci abitano per poter stare lì sono curati con un certo rigore, sicurezza che non possiamo avere su quelli che vengono dall’esterno».
 
Dunque quella che può sembrare una contraddizione in realtà è una regola che tutela Procolo, Ciancioso, Piccolina, Perla, Luna e Sole – tre maschi e tre femmine di età compresa tra i due e gli otto anni –, ma anche gli animali a cui è vietato l’ingresso. E non c’è contraddizione nemmeno nell’offerta del menu: «Come gli altri cat bistrot presenti in Italia e all’estero, anche da Gattò, essendo un luogo dove si professa l’amore per gli animali, non ci saranno pietanze a base di carne e pesce – spiega ancora Valentina –. E poi abbiamo voluto aggiungere un’ulteriore attenzione per chi ha intolleranze alimentari, come quella al lattosio e al glutine».
 
Insomma, Gattò, che aprirà i battenti giovedì 14 marzo, sarà un posto per chi ama gli animali, ma anche per le persone che sono particolarmente attente a ciò che mangiano per ragioni etiche o di salute. E non solo: «Nel locale ci sarà anche una libreria, dove si troveranno volumi di narrativa, cucina bio e vegana, viaggi e, naturalmente, libri dedicati ai gatti». Certo, quelli non potevano proprio mancare.
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