Porto di Sorrento, corsa con la polizia per salvare la tartaruga ferita da un'elica

Porto di Sorrento, corsa con la polizia per salvare la tartaruga ferita da un'elica
Lunedì 22 Giugno 2020, 12:45 - Ultimo agg. 12:57
2 Minuti di Lettura

Una tartaruga col carapace lesionato da un'elica, salvata grazie alla prontezza dei soccorsi. È accaduto ieri sera al porto di Sorrento dove l'animale è stato individuato dai soccorritori. È partita una corsa contro il tempo e contro il traffico che bloccava la statale sorrentina: il furgone con a bordo la tartaruga marina ferita è stata scortata dalla polizia municipale di Vico Equense e dalla polizia di Castellammare di Stabia. Le volanti hanno aperto la strada, bloccata da una lunga fila di autovetture, permettendo l'arrivo della Caretta Caretta nel centro specializzato di Portici in tempi abbastanza rapidi.

LEGGI ANCHE Sorrento, una tartaruga ferita recuperata al largo del porto di Marina Piccola

La tartaruga è stata avvistata che galleggiava in superficie nel porto di Sorrento. Con il carapace gravemente lesionato, probabilmente a causa di un impatto con l'elica di un'imbarcazione. Subito è stata prelevata dalla Capitaneria di Porto con il supporto di Franco De Gregorio, presidente di Cooport Sorrento, Antonino Maresca di Marevivo e Luigi di Leva che si trovavano sul posto. Poi sono arrivati i soccorsi degli addetti dal parco marino di Punta Campanella che l'hanno trasferita di urgenza a Portici nella struttura specializzata della stazione zoologica Dohrn che ha coordinato tutte le operazioni di soccorso. Ora è sottoposta a cure e agli esami strumentali per comprendere meglio l'entità del danno e capire se sia stata interessata anche la colonna vertebrale. Le sue condizioni sono ancora critiche ed è in pericolo di vita. Nelle prossime ora si dovrebbe avere un quadro più chiaro. «L'intervento di soccorso è stato possibile grazie ad una grande sinergia e al coordinamento tra cittadini, enti e forze dell'ordine - sottolinea Michele Giustiniani, presidente dell'area marina protetta di Punta Campanella - Il mio auspicio resta quello di creare di nuovo un centro di prima accoglienza; in penisola sorrentina, come 13 anni fa durante la mia prima presidenza del parco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA