Anticipa di pochi giorni l'evento di Jesolo la straorinaria notizia che arriva dal delta del Po. Qui si sono schiuse le prime uova di tartaruga marina Caretta caretta. «La tartaruga marina ha scelto le nostre spiagge per riprodursi e dare la vita a nuovi esemplari - commenta l'assessorato alla Caccia e Pesca, Parchi e Biodiversità - . Un fenomeno inusuale a queste latitudini, ma che conferma l'efficacia di tutta una serie di azioni di tutela avviate anche con il coinvolgimento di tanti portatori di interesse. Molteplici sono sicuramente gli interventi da intraprendere in futuro a tutela della risorsa marina e costiera, indispensabili per la conservazione della biodiversità animale, vegetale e paesaggistica e per dare spazio ad un turismo sostenibile, sempre più attento alle risorse naturalistiche che la nostra regione può offrire».
Proprio un pescatore aveva segnalato la presenza del sito di nidificazione tra le finissime sabbie di origine alluvionale degli scanni del Parco regionale Veneto.
Ischia, 25 tartarughe nate sulla spiaggia della Chiaia a Forio e accompagnate in mare aperto
Dagli studi scientifici emerge che proprio il Mar Adriatico è considerato come sito di accrescimento delle tartarughe marine, anche se recentemente si sono registrati spiaggiamenti di adulti di grandi dimensioni e un maggior numero di femmine. Questo potrebbe essere indice delle variazioni delle temperature marine ma, anche, di oculate politiche gestionali intraprese. Il Parco regionale del Delta del Po è stato riconosciuto Ente gestore del SIC ed è stato incaricato di programmare, in collaborazione con l'Università di Padova e vari portatori di interesse come i pescatori, il piano di monitoraggio e le azioni di tutela diretta e indiretta delle specie. Tra queste azioni c'è anche un importante progetto per la realizzazione di un Centro di recupero e cura delle tartarughe marine che accidentalmente si spiaggiano lungo le coste Venete.