Tartaruga trovata morta sulla spiaggia di Vasto con la bocca piena di plastica: l'indignazione del ministro Costa

La tartaruga morta rinvenuta a Vasto (immagine pubblicata da Zonalocale e Abruzzo Live di Luciano Palena)
La tartaruga morta rinvenuta a Vasto (immagine pubblicata da Zonalocale e Abruzzo Live di Luciano Palena)
di Remo Sabatini
Giovedì 28 Novembre 2019, 18:25 - Ultimo agg. 21:05
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Era morta già da qualche giorno eppure, la tartaruga marina, una Caretta caretta, trovata lungo la spiaggia abruzzese  di Vasto, in Abruzzo, come dimostra l'immagine ripresa da Luciano Palena e diffusa da Zonalocale che pubblichiamo, aveva ancora la bocca piena di plastica. L'ennesimo, drammatico ritrovamento, ripropone la questione della plastica nei mari. Tanta, troppa plastica che, insieme agli altri fattori inquinanti derivanti dalle attività umane, sta mettendo a repentaglio la vita dell'intera fauna marina anche del nostro Mediterraneo. Oltre alle tartarughe infatti, che scambiano i frammenti di plastica fluttuanti per meduse, il loro cibo preferito, a farne le spese, come raccontato dalle cronache degli ultimi anni, delfini, balene, pesci, crostacei e molluschi.

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Una vera e propria zuppa di plastica che, spesso invisibile, rappresenta una trappola mortale. L'episodio di Vasto, non è passato inosservato. Tanto che anche il Ministro dell'Ambiente Costa, che alla fine dello scorso ottobre aveva annunciato la legge #SalvaMare, è voluto intervenire in merito con un comunicato diffuso sulla propria pagina social. "E' stata trovata morta, ha scritto pochi minuti fa, l'ennesima tartaruga caretta caretta. Il suo corpo era pieno di plastica: pezzi di buste della spesa, pezzi di cannucce, e altre micro e macroplastiche. La sua specie è in pericolo". E poi, l'invito. "Continuo ad invitare tutti ad usare la plastica usa e getta soltanto quando è veramente necessario e comunque a smaltirla correttamente. Lasciare la lattina, al fianco del lettino con la cannuccia dentro, provoca questo. Ogni nostra azione ha delle conseguenze".

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