​Lo Zoo di Napoli a porte chiuse racconta (sui social) i suoi primi sette anni e chiede aiuto per superare questo periodo di resistenza

Lo Zoo di Napoli a porte chiuse racconta (sui social) i suoi primi sette anni e chiede aiuto per superare questo periodo di resistenza
Venerdì 27 Marzo 2020, 19:51
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È online da ieri il video racconto di sette anni che ripercorre le tappe dello Zoo di Napoli, sui social del parco (facebook e instagram Lo Zoo di Napoli), per non dimenticare come era la struttura prima e come è diventata dal 2013 ad oggi, grazie all’attuale gestione. Una storia d’amore e sacrifici, testimoniata dall’ultima battaglia in corso, periodo di resistenza, in cui lo zoo non si è fermato e non si fermerà, grazie anche a chi vorrà aiutare la struttura con una donazione utilizzando le coordinate IBAN: IT12Q0502303400010570014990. 

Un lavoro di squadra, che vede impegnati dai veterinari ai keeper a tutto il personale dello zoo, nel comune obiettivo di prendersi cura tutti i giorni del parco e degli animali, dal nutrimento alle cure cliniche, al training alla ricerca, all’arricchimento degli exhibit. E a testimoniare il benessere degli animali, sono anche le nuove nascite, come quella recentissima di un cervo pomellato, documentata sui social anche in uno degli interessanti video, dove il veterinario Pasquale Silvestre effettua la prima visita al cucciolo.

Questo, come altri video nell’exhibit delle tigri, degli ippopotami, degli elefanti, ecc, racconta il dietro le quinte dello zoo, ovvero la normale attività di tutti i giorni, ma che oggi assume un valore ancora più importante essendo l’unico modo per visitare il parco. A questa attività si abbina quella didattica, che lo staff dello zoo sta mettendo in campo, sempre sotto forma di video, per raccontare al pubblico ora costretto a casa, tutte le specie animali e le loro caratteristiche. D’altro canto la tutela dell'ambiente naturale e del pianeta sono i concetti sui quali si fondano i progetti e le attività promosse dallo Zoo, che, in ogni sua manifestazione, ha la prerogativa di diffondere e insegnare la cultura della tutela delle specie ospitate, della natura e della sostenibilità.
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