Angelo Guglielmi, lo storico direttore di Rai3, morto a Roma stanotte, era nato ad Arona in provincia di Novara 93 anni fa: dopo essersi laureato in lettere a Bologna nel 1951, ha vinto il concorso in Rai tre anni dopo. Sotto la sua direzione di Rai3, nel periodo che va da 1987 al 1994, nascono programmi cult come Telefono giallo, Samarcanda, Un giorno in pretura, La Tv delle ragazze, Blob, Chi l'ha visto?, Avanzi, Quelli che il calcio (passato nel 1998 su Rai 2), Tunnel e Storie maledette, e vengono lanciati personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Serena Dandini, Fabio Fazio, e Franca Leosini. Di Guglielmi fu anche l'idea di mettere in bianco e nero e fra virgolette rosse le annunciatrici dei programmi.
Dal 1995 al 2001 Guglielmi fu anche presidente e amministratore delegato dell'Istituto Luce.
Angelo Guglielmi, addio allo storico direttore di Rai3: aveva 93 anni, lanciò Santoro e Augias
Particolarmente nota la trilogia, che scrisse negli anni Sessanta, dedicata a Michelangelo, Dante e Cavour. Tra le altre opere Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vent'anni di impazienza (1965); Vero e falso (1968); La letteratura del risparmio (1973); Carta stampata (1978); Il piacere della letteratura (1981); Trent'anni di intolleranza (mia) (1995); Il romanzo e la realtà (2010). In occasione dei suoi 90 anni uscì la sua ultima fatica letteraria (edita da La Nave di Teseo), 'Sfido a riconoscermi - Racconti sparsì. Un racconto fitto di incontri letterari e personali: da Gadda ad Arbasino, da Calvino a Eco, da Moravia a Pasolini dal Neorealismo ai reality in tv. «Io non ho mai scritto di me - spiegava nel libro - ho in odio l'autobiografia, ritenendola il male degli ultimi trent'anni della narrativa italiana, ma sento il bisogno di esternare alcuni ricordi della mia vita di bambino e di adolescente. Giacchè molte cose non tornano nella mia vita, e ciò che pare certo diventa pericolante né impedisce esiti finali indesiderati. Forse il contenuto di quei ricordi ci fornisce qualche luce di chiarimento».