Chi è Evgenij Prigozhin, il «cuoco di Putin»: da ambulante a oligarca ombra, il capo dei Wagner fotografato in Donbass

Si dichiara imprenditore nel mondo della ristorazione, ma guida i troll anti Usa e l'esercito dei mercenari

Chi è Evgenij Prigozhin, il cuoco di Putin: la foto in Donbass, il gruppo Wagner e i troll
Chi è Evgenij Prigozhin, il cuoco di Putin: la foto in Donbass, il gruppo Wagner e i troll
Martedì 19 Aprile 2022, 20:09 - Ultimo agg. 20 Aprile, 00:14
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È chiamato il cuoco di Putin, anche se in cucina non ci va più da tempo. Evgenij Prigozhin, fotografato due giorni fa in tuta mimetica nel Donbass, è riconosciuto dall'Occidente come capo del gruppo di mercenari della Wagner, anche se lui ha sempre negato ogni legame. La FBI ha una taglia sulla sua testa per le ingerenze durante le elezioni americane e a gennaio ha messo in difficoltà il governo tedesco per il suo jet da due milioni di dollari, parcheggiato a Berlino. In quel momento l'Europa stava ben attenta a non far innervosire Putin con le sanzioni, poi la situazione è cambiata. 

Nel frattempo il gruppo di Prigozhin, dopo aver combattuto per Putin in Siria, Libia e Repubblica Centroafricana, partecipa anche alla guerra di Ucraina.

Per questo (e non solo), è finito in tutte le liste degli oligarchi russi sanzionati, nonostante lui continui a dichiarare di essere solo nel campo della ristorazione, proprietario del "New Island" (ristorante dove ha conosciuto Putin), del "Polenta", dei negozi "Museo della cioccolata", del villaggio "La Versailles del nord". Ha provato a negare anche l'evidenza dopo che la foto in Donbass è diventata virale, nonostante Vitalij Milonov, il deputato putiniano che ha postato la foto su VKontakte, si trovi nel Donbass dal 14 aprile.

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Chi è Evgenij Prigozhin

Il cuoco di Putin ha avuto due vite. Era finito in carcere con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, una volta uscito ha messo su un mini impero di bancarelle, che gli ha permesso di aprire il suo primo ristorante, il "New Island" ispirato ai battelli che galleggiano sulla Senna. Un'idea che piacque molto a Putin, che iniziò a organizzare nel locale pranzi e cene. Da quel momento Prigozhin è entrato nella cerchia dello zar, senza più uscirne. Legandosi a Putin, piano piano lo chef esce dalle cucine e prende tutt'altra strada. 

Nel 2013 a San Pietroburgo nasce la Internet research agency, un palazzo nel quale vengono assunti giovani informatici incaricati di diffondere fake news. È la cosiddetta fabbrica di trolls, che nel 2016 viene ricollegata proprio a Prigozhin e che manipola le chat americane con messaggi filorussi e notizie che aumentano l'odio razziale. L'agenzia spinge per far perdere Clinton alle elezioni contro Trump. Anche in questo caso, l'ex cuoco nega coivolgimenti. 

Secondo un'inchiesta del Washington Post, Prigozhin sarebbe uno dei finanziatori dei separatisti filorussi del Donbass, nel quale combattono anche membri del gruppo Wagner. L'esercito ombra del Cremlino opera senza essere mai ricondotto a Putin, che però lo muove a suo piacimento. Secondo il gruppo guidato da Navalny (l'oopositore numero uno di Putin in Russia), mentre il suo esercito combatteva in Siria, Prigozhin avrebbe ottenuto una percentuale della vendita del petrolio ricavato dai pozzi protetti dai mercenari. Della sua vita privata si sa poco o nulla. I suoi figli Pavel e Polina mostrano qualcosa sui social, stando bene attenti a non mostrare troppo. La casa si trova a Gelendzhik, proprio dove Putin si sarebbe fatto costruire un palazzo da un miliardo di euro.

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