Caso Grillo, Aurora Ramazzotti: «Presunzione di un uomo e vano tentativo di condizionare opinione pubblica»

Caso Grillo, Aurora Ramazzotti: «Potere mediatico utilizzato in un vano tentativo di condizionare opinione pubblica»
Caso Grillo, Aurora Ramazzotti: «Potere mediatico utilizzato in un vano tentativo di condizionare opinione pubblica»
Giovedì 22 Aprile 2021, 15:18 - Ultimo agg. 8 Maggio, 16:45
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Il video dai toni accesi in cui Beppe Grillo assolve suo figlio Ciro, accusato di violenza sessuale di gruppo su una studentessa, ha generato moltissime polemiche nel mondo della politica e non solo. Nel filmato il garante M5S mette in dubbio l'avvenuta violenza basandosi sulle tempistiche della denuncia della giovane, che sarebbe avvenuta solamente 8 giorni dopo il presunto stupro in una notte sarda del 2019.

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A prendere la parola in merito alla vicenda, nella giornata di oggi, è Aurora Ramazzotti, figlia di Michelle Hunziker, fondatrice di Doppia Difesa, fondazione impegnata nella protezione delle donne.

L'influencer decide di parlare nelle sue stories Instagram, dove scrive «Il garante del M5S. Lo stesso partito di Bonafede, colui il quale ha presentato la legge sul Codice Rosso, "legge che deve il suo nome alla misura che prevede l'introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne e minori". Eh sì, però la violenza lo decide un altro se l'hai subita o meno. Lo decide un uomo quanto tempo ci devi mettere per trovare il coraggio di parlare. E poi sento ancora gente che non ammette di vivere in una cultura della violenza». 

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Poi la Ramazzotti pubblica un video in cui, a commento delle parole di Grillo, dice: «Non sta a noi decidere chi è colpevole e chi meno, qua non si sta parlando di questo, si sta parlando dell'ennesima presunzione di un uomo adulto di conoscere il significato di violenza per una donna giovane, per una donna in generale», e aggiunge «Non solo di conoscerne il significato, e dettarne il significato, ma dettarne anche le tempistiche e sopratuttotto le modalità e non ultimo, utilizare il proprio potere mediatico in un vano, fortunatamente, tentativo di condizionare l'opinione pubblica».

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