Il bacio d'addio dal finestrino del treno del 1954, soldato Usa riconosce i genitori: la storia d'amore tra James e Graziella

A rispolverare questa vicenda è 'InTrieste', un trimestrale in lingua inglese che si pubblica nel capoluogo giuliano

Il bacio d'addio dal finestrino del treno del 1954, soldato Usa riconosce i genitori: la storia d'amore tra James e Graziella
Il bacio d'addio dal finestrino del treno del 1954, soldato Usa riconosce i genitori: la storia d'amore tra James e Graziella
Martedì 26 Dicembre 2023, 17:24
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Quando il fotografo Ugo Borsatti nel 1954 alla stazione di Trieste immortalò l'appassionato bacio tra un soldato americano che sporgendosi dal finestrino del treno sorreggeva una ragazza triestina sollevandola a un metro da terra, non immaginava che 40 anni dopo un militare americano sarebbe venuto a Trieste per cercarlo e accertarsi che la coppia della foto fossero davvero i suoi genitori. A rispolverare questa vicenda è 'InTrieste', un trimestrale in lingua inglese che si pubblica nel capoluogo giuliano, che ha intervistato Christopher Swaim, figlio della coppia appunto.

La storia d'amore

La loro è una delle tante storie d'amore che hanno contrassegnato l'arrivo degli alleati per liberare il Paese dai nazisti.

Il giovane soldato statunitense James Swain, originario di un paesino dell'Arizona, e la triestina Graziella si conoscono perché quest' ultima per guadagnare qualche spicciolo fa il bucato per i militari Usa. Si innamorano ma la relazione sembra destinata a durare poco: nel 1954 l'Us Army di stanza a Trieste, nove anni dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, lascia la città, restituendola all'Italia. Graziella va alla stazione per dare l'addio al suo soldato.

L'analisi della foto

La foto è splendida, forse più bella del bacio immortalato da Robert Doisneau all'Hotel de Ville. Colpiscono l'ardore, quel gesto quasi acrobatico con i due che sembrano tenersi soltanto grazie al collante delle labbra, sigillate nel bacio. E colpisce l'incredibile indifferenza dei commilitoni di James, affacciati agli altri finestrini in attesa di lasciarsi alle spalle la città e il suo destino. La storia, invece, prese una inaspettata piega positiva: James e Graziella si sarebbero sposati nel novembre dello stesso anno, a Livorno, e, dopo varie traversie, sarebbero andati a vivere negli Stati Uniti, sorta di terra promessa per gli italiani, che nel dopoguerra dovevano fare i conti con un Paese uscito sconfitto dalla guerra, da ricostruire e stremato dalla povertà.

Il racconto

A raccontarlo nell'articolo pubblicato da InTrieste, è proprio Christopher, nato oltreoceano nel 1956, che ricorda New York City, tanti lavori e città, fino al trasferimento in Germania dove si arruolò - anche lui - nell'esercito USA, che lo destinò a Vicenza, in Italia. Scoperta l'esistenza della foto, nel 1994 giunse a Trieste per conoscere, grazie a un cugino, Borsatti, che aveva saputo essere l'autore dello scatto. Christopher e la moglie sono poi diventati amici di Borsatti, e quando nel 2022, Trieste tributò un riconoscimento al noto fotografo, entrambi erano lì. Molti si saranno chiesti chi era quella coppia statunitense presente a un evento così cittadino. La storia di James e Graziella sarà oggetto anche di un documentario, in lavorazione.

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