Franco Gatti dei Ricchi e Poveri morto, il ricordo di Marina Occhiena: «Era la nostra voglia di fare festa, ora l'incantesimo si è rotto»

Franco Gatti dei Ricchi e Poveri morto, il ricordo di Marina Occhiena: «Era la nostra voglia di fare festa, ora l'incantesimo si è rotto»
Franco Gatti dei Ricchi e Poveri morto, il ricordo di Marina Occhiena: «Era la nostra voglia di fare festa, ora l'incantesimo si è rotto»
di Mattia Marzi
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 08:34 - Ultimo agg. 15:14
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«Abbiamo i telefoni fusi da questa mattina. Messaggi, telefonate. Ci siamo sentiti al volo appena abbiamo appreso la notizia, dandoci appuntamento a Genova per l'ultimo saluto a Franco. Poi siamo stati travolti dall'affetto di amici, colleghi, addetti ai lavori e fan. Siamo tutti e tre veramente a pezzi», dice dall'altra parte del telefono Marina Occhiena, la bionda del quartetto di Che sarà (poi diventato trio quando nel 1981 la cantante uscì dal gruppo all'epoca si parlò di una presunta relazione con Marcellino Brocherel, compagno della collega Angela, la bruna del gruppo, ma Occhiena ha sempre negato). La 72enne cantante, che tornò ad esibirsi insieme agli ex compagni nel 2020 in occasione del tour della reunion, fa fatica a trattenere la commozione legata alla scomparsa di Franco Gatti.

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La notizia della morte di Gatti ha spezzato l'incantesimo che per cinquant'anni ha fatto dei Ricchi e Poveri dei campioni di allegria e spensieratezza?
«È così. Con Franco se ne va il cuore vero del gruppo. Incarnava perfettamente come uomo, prima ancora che come artista, il messaggio alla base delle canzoni dei Ricchi e Poveri».
Qual era?
«Quella voglia di cantare, di fare festa. Sempre con il sorriso sulle labbra».
Franco com'era fuori dai palchi?
«Non è vero, come è stato più volte detto e scritto, che era una persona timida e schiva. Tutt'altro. Era spiritosissimo, di grande compagnia. Con le sue battute teneva banco, stemperando anche le tensioni. Era un grandissimo chiacchierone, sul palco, dietro le quinte, a casa. Sono affranta. Per fortuna che nel 2020 siamo riusciti a fare la reunion. Nelle varie interviste raccontavo che mi sarebbe piaciuto tornare, ma doveva avvenire in modo spontaneo. Franco voleva rivedere il gruppo di nuovo unito prima che succedesse qualcosa».
Sentiva di non avere troppo tempo a disposizione?
«Penso proprio di sì. Ma aveva una grande dignità. In questo sì, era molto riservato, discreto. Poi c'è stato il Covid di mezzo. E due anni non sono pochi per uno della sua età. Poi si è aggravata la situazione».
Sapevate che da un momento all'altro avrebbe potuto lasciarvi?
«Era una notizia che sapevamo di poter ricevere. Ma non così, all'improvviso. A fine settembre, meno di un mese fa, ero stata ospite di Eleonora Daniele a Storie italiane su Rai1 e durante la lunga intervista gli autori avevano mostrato un videosaluto di Franco, che non aveva potuto prendere il treno da Genova per venire in studio a Roma: Mi dispiace non essere lì di persona, ma ho qualche problema. Non grave, però qualche problema c'è, diceva. Con quel suo baffo iconico era un pezzo di cultura pop italiana».
Un'altra reunion dei Ricchi e Poveri senza Franco è possibile?
«Magari quando ci ritroveremo tutti e quattro in paradiso».
 

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