Gina Lollobrigida morta, quando raccontò: «Io, stuprata da un calciatore a 18 anni»

Nel 2018 racconto a Libero di essere stata violentata da un famoso calciatore della Lazio quando frequentava l’accademia delle Belle Arti a Roma

Gina Lollobrigida morta, quando raccontò: «Io, stuprata da un calciatore a 18 anni»
Gina Lollobrigida morta, quando raccontò: «Io, stuprata da un calciatore a 18 anni»
Lunedì 16 Gennaio 2023, 13:27 - Ultimo agg. 14:18
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«Restai frastornata per diversi giorni. Piano piano iniziai a realizzare che quella sera ero stata violentata. Ma era un pensiero che cercavo di ignorare. Volli dimenticare. Per andare avanti. Ero vergine». Aveva 18 appena anni Gina Lollobrigida, non ancora star del cinema mondiale, quando questo episodio la devastò lasciandole addosso profondi sensi di colpa e vergogna. Nel 2018 racconto a Libero di essere stata violentata da un famoso calciatore della Lazio quando frequentava l’accademia delle Belle Arti a Roma. 

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La notte dello stupro

Quel calciatore l’aveva ingannata, nascondendole una fidanzata già esistente, quando lei invece pensava persino al matrimonio. «Per dignità - raccontò - decisi di chiudere subito quella storia non appena lo seppi, nonostante i miei sentimenti fossero forti».

Poi lo incontrò di nuovo, a distanza di tempo e lui la invitò a una festa per quella stessa sera. Quando arrivò trovò solo lui che la rassicurò, dicendole che presto sarebbero arrivati anche gli altri ospiti.

Lui le offrì da bere, poi i ricordi cominciarono a diventare più offuscati: quando si svegliò, la giovane Lollobrigida era nuda sul letto di lui, e non sapeva spiegarsi perché. Un anno più tardi sarò proprio lui a confessarle lo stupro.

 

La confessione

«In quell’occasione decise di rivelarmelo, aveva abusato di me. Restai sconvolta non solo da quella verità di cui dentro di me ero sempre stata cosciente, ma dalla cattiveria di quell’uomo, di cui ero anche stata innamorata un tempo. Questa vergogna me la sono portata dietro come un bagaglio pesante. Mi sentivo distrutta e mi sposai in fretta con quello che fu mio marito per superare il trauma, non per amore».

Nonostante ciò, rimarrà assieme al marito Milko Škofič fino al 1971, avendo da lui anche un figlio, Andrea Milko, con ha sempre avuto rapporti burrascosi.

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