Giulia Schiff è tornata in Italia dall'Ucraina, oggi partecipa alla festa dei difensori della Patria. Poi rientrerà a Kiev

La 23enne ex pilota dell'Aeronautica si era arruolata nell'esercito ucraino

Giulia Schiff è tornata in Italia dall'Ucraina, oggi partecipa alla festa dei difensori della Patria. Poi rientrerà a Kiev
Giulia Schiff è tornata in Italia dall'Ucraina, oggi partecipa alla festa dei difensori della Patria. Poi rientrerà a Kiev
Domenica 16 Ottobre 2022, 13:43 - Ultimo agg. 23:34
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Giulia Schiff è tornata in Italia: la 23enne italiana si era arruolata nell'esercito ucraino che dall'inizio della guerra combatte con le truppe di Kiev. La giovane ex pilota veneziana, che resterà solo per un periodo in Italia, parteciperà oggi a Roma dalle 17 alla manifestazione organizzata dall'Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, in piazza Madonna di Loreto, «contro l'aggressione russa contro lo Stato Ucraino e per festeggiare la festa dei difensori della Patria». Nei prossimi giorni infatti è previsto il suo ritorno in Ucraina.

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La Schiff poco tempo fa aveva raccontato dei rischi che sta correndo. «Una volta eravamo in missione in direzione Cherson, il nostro veicolo blindato è finito sotto attacco ed è finito in un canale.

Il casco si è strappato e ho battuto la testa». L’altra volta è successo «di notte, stavamo tentando di infiltrarci in un villaggio occupato, i russi ci hanno individuato e hanno iniziato a bombardare. Io ero calma e ho aiutato i colleghi in difficoltà. Buttandomi a terra, ho sbattuto i denti sul mio fucile. La bomba di artiglieria più vicina mi è caduta a due o tre metri. In questa operazione sono morti 4 dei miei colleghi, uno era un caro amico e ho dovuto dire alla sua fidanzata che non c’è più. Vorrei poter tornare indietro a recuperare il suo corpo».

 

LA SUA STORIA - Originaria di Mira (Venezia) ed ex pilota dell’Aeronautica militare, dall’inizio della guerra è a Kiev per combattere come volontaria nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina, unica donna del gruppo. Su Instagram pubblica spesso storie per aggiornare la situazione. Nei primi giorni dell'invasione aveva scritto sui social: «Non vedo da parte dell'Europa la reazione che meriterebbe lo scempio che sta subendo l'Ucraina da parte di Putin. Non ci sono giustificazioni per non reagire. Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo invaso da una delle potenze del mondo tra l'altro con motivazioni ridicole... a maggior ragione che è nostro vicino di casa. Quante parole inutili, ma quali sanzioni? Perché potremo veramente aiutare e invece stiamo a guardare? Veramente si stanno preoccupando del rincaro del gas e dei profughi che emigreranno? Tutta questa ipocrisia avrà delle conseguenze. Vergogna».

MOBBING E NONNISMO - Ex allieva dell’Accademia di Pozzuoli, aveva denunciato più volte di essere stata vittima di episodi di mobbing e nonnismo rispetto ai quali è in corso un processo ad alcuni sottoufficiali dell'aeronautica per lesioni pluriaggravate in concorso e ingiuria. Ha sempre sostenuto che sia stato per quella denuncia penale che scattò l'espulsione dall'Aeronautica, ufficialmente motivata da "inattitudine militare e professionale". I ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato, tuttavia, non sono andati a suo favore, ed è stata pure condannata a pagare le spese processuali. Le accuse ai militari ruotano in particolare attorno a un “battesimo del volo”, un rito di iniziazione risalente all'aprile 2018 e ripreso in un video, durante il quale l'allora diciannovenne dopo essere stata sollevata da terra e tenuta ferma per le gambe e le braccia venne dapprima colpita con violenza sul fondoschiena con dei fustelli di legno (il suo legale parla di “cento frustrate”), poi le venne fatta urtare la testa contro una semiala e infine fu gettata in piscina. Nel filmato la si sente urlare "mi fate male", piangere e singhiozzare. La fine del rito viene suggellata con una stretta di mano, mentre l'allieva è ancora in acqua, e un bacio su entrambe le guance. Il suo caso ha fatto discutere molto. 

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