Kristina Baikova, morta a 28 anni la vicepresidente di Loko-Bank: precipitata dall'undicesimo piano di un palazzo a Mosca

L'incidente è avvenuto il 23 giugno, ma i media lo hanno riportato solo ora. La polizia sta conducendo un'indagine

Kristina Baikova, morta a 28 anni la vicepresidente di Loko-Bank: precipitata dall'undicesimo piano di un palazzo a Mosca
Kristina Baikova, morta a 28 anni la vicepresidente di Loko-Bank: precipitata dall'undicesimo piano di un palazzo a Mosca
Simone Pierinidi Simone Pierini
Giovedì 29 Giugno 2023, 18:42 - Ultimo agg. 30 Giugno, 11:34
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Kristina Baikova, vicepresidente di Loko-Bank di 28 anni, è morta dopo essere caduta dalla finestra del suo appartamento all'undicesimo piano in Khodynsky Boulevard, a Mosca. L'incidente è avvenuto il 23 giugno, ma i media lo hanno riportato solo ora. La polizia sta conducendo un'indagine. 

Morti sospette in Russia, i precedenti

La donna si trovava in casa con un suo amico, un 34enne di nome Andrei. L'uomo ha affermato che lei lo aveva invitato a bere qualcosa prima che lei fosse «uscita sul parapetto e caduta». Kristina Baikova è solo l'ultima di una lunga serie di personaggi appartanenti all'elite russa a morire in circostanze misteriose dall'inizio della guerra di Putin all'Ucraina.

Tra questi, Ivan Pechorin, il magnate del petrolio Ravil Maganov, l'ex funzionario di Gazprom Alexander Tyulakov e Vladislav Avayev. Il dissidente russo Andrey Sidelnikov, costretto a fuggire dalla Russia 15 anni fa e ora di base nel Regno Unito ha dichiarato che «il Cremlino si sbarazza delle persone che mettono in discussione la leadership del Cremlino».

 

Il clima dopo il tentato golpe

I recenti eventi in Russia hanno sollevato timori di incombenti tentativi di assassinio dopo che Yevgeny Prigozhin ha cercato di condurre un ammutinamento contro la leadership militare al Cremlino. Secondo quanto emerso il leader del Gruppo Wagner ora si troverebbe in una stanza d'albergo senza finestre per paura che assassini inviati da Putin possano spingerlo fuori, che si dice sia il biglietto da visita dello zar per eliminare coloro che si frappongono sulla sua strada. In cambio della sua collaborazione, il Cremlino ha deciso che non sporgerà denuncia contro di lui o contro il suo gruppo di mercenari: un accordo inimmaginabile considerando che i funzionari pubblici russi possono essere incarcerati anche solo per aver criticato pubblicamente la leadership di Mosca.

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