Lady Diana, uomini Neanderthal abitarono dove era la casa d'infanzia della principessa: trovati resti di 40mila anni fa

Lady Diana, uomini Neanderthal abitarono dove era la casa d'infanzia della principessa: trovati resti di 40mila anni fa
Lady Diana, uomini Neanderthal abitarono dove era la casa d'infanzia della principessa: trovati resti di 40mila anni fa
di Laura Larcan
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 14:19
3 Minuti di Lettura

E se la casa d’infanzia della principessa Diana fosse stata abitata, oltre 40mila anni fa, dall’ultimo uomo di Neanderthal prima dell'estinzione? Si tratterebbe di illustri inquilini, verrebbe da dire. A svelare la possibile relazione è uno scavo archeologico e un tesoretto incredibile di conchiglie preistoriche decorate da mano umana. La vicenda ha fatto il giro dei media internazionali. Il primo a lanciare la notizia è il Telegraph che ha intervistato l’équipe di archeologi al lavoro sul sito, rilanciato poi da Live Science. In sostanza, uno scavo avviato ad Althorp, luogo dove si estende la tenuta della famiglia Spencer, nel West Northamptonshire, in Inghilterra, dove è cresciuta Lady Diana, ha svelato un’antica pila di rifiuti contenente conchiglie decorate risalenti a 40mila anni fa.

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La data è significativa. Risale ad un momento epocale, che registra il passaggio in Gran Bretagna dall’Homo Neanderthalensis all’Homo Sapiens.

Le conchiglie ritrovate potrebbero essere state lavorate quindi da ominidi: o gli ultimi Neanderthal, i parenti più anziani dei Sapiens, o dai primi Sapiens, considerati gli umani moderni. Questi parenti stretti del Sapiens arrivarono e si stabilirono nell’area almeno 400mila anni fa, mentre l’uomo “moderno” è subentrato circa 40mila anni fa, proprio mentre le popolazioni dei Neanderthal in Europa stavano diminuendo e la specie era misteriosamente in via di estinzione. Secondo l’University College di Londra, la prima prova di ominidi (parenti e antenati immediati del Sapiens) in Gran Bretagna risale a 850mila (grazie al ritrovamento di manufatti in pietra a Norfolk).

I ritrovamenti

«Non pensiamo che le conchiglie siano state i resti di un pasto preistorico, poiché Althorp era ancora più lontano dal mare allora di quanto lo sia oggi - ha dichiarato alla stampa inglese il direttore degli scavi Roger Michel, alla guida dell’Istituto per l’archeologia digitale - Le conchiglie appaiono incise: potrebbero essere state usate per la decorazione o per gioielli».

Perché uno scavo archeologico in quest’area? Tutto è partito da un’iniziativa di Charles Spencer, fratello di Diana e attuale proprietario della tenuta. È stato lui a voler avviare una ricognizione. L’obiettivo in realtà era un altro: ritrovare i resti del villaggio di Ollethorp (di cui si parla sotto Guglielmo Il Conquistatore), che fu abbandonato durante la peste nera del XIV secolo e che si dice si trovasse vicino all’attuale residenza nella proprietà degli Spencer. La famiglia possiede questa terra dal 1508 ma l’attuale tenuta è stata costruita nel 1688. Invece del villaggio, ora, il vero tesoro sono le conchiglie identificate in un cumulo di rifiuti. Tra i reperti preistorici, sono state rinvenute anche selce e corna che erano state scheggiate e intagliate. 

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