Luna, così in segreto la Nasa sceglie i candidati per le missioni Artemis: i possibili nomi e le chance per Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti

Intanto la Nasa pronta a inviare un razzo-sonda per studiare l'asteroide Psiche ricchissimo di metalli preziosi

Luna, così in segreto la Nasa sceglie i candidati per le missioni Artemis: i possibili nomi e le chance per Parmitano e Cristoforetti
Luna, così in segreto la Nasa sceglie i candidati per le missioni Artemis: i possibili nomi e le chance per Parmitano e Cristoforetti
Paolo Ricci Bittidi Paolo Ricci Bitti
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 15:55 - Ultimo agg. 3 Aprile, 12:18
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Allora chi sarà il 13° astronauta a mettere i piedi sulla Luna? Chi sarà ad aggiungere le orme dei suoi stivali riprendendo l'epopea iniziata nel 1969 con Neil Armstrong e per ora in sospeso dal 1972 con Eugene Cernan, entrambi scomparsi? Intanto sarà una donna, come ha promesso la Nasa, e tutti gli indizi portano a Cristina Koch. E al suo fianco altre indicazioni portano al connazionale Reid Wiseman.

Ma i nomi degli equipaggi delle prossime missioni Artemis non devono ancora essere scelti e inoltre la Nasa non custodisce e non custodirà nel massimo segreto fino all'ultimo giorno i nomi dei candidati? Verissimo, ma adesso la Cnn ha messo in fila parecchi dettagli con una lunga indagine di Kristin Fisher che permette di ipotizzare nomi e, soprattutto, di rivelare i criteri di selezione invero assai complicati della Nasa che negli anni Sessanta era vincolata da molte meno questioni. Intanto le donne erano state escluse da queste missioni pur essendosi dimostrate anche fisicamemente più adatte degli uomini. E poi i candidati per le missioni con allunaggio erano tutti bianchi e piloti militari.

Per le missioni Artemis II e Artemis III, apripista alla colonizzazione della Luna e al balzo successivo verso Marte, lo scenario è molto più complicato perché intanto la missione è multinazionale e non solo statunitense. Poi ci dovrà essere un'adeguata rappresentanza femminile e un'altrettanto adeguata rappresentanza delle razze che compongono la società americana a cominciare dagli afromericani e dagli ispanoamericani. Sì, come i casting dei film e delle serie, detto che chi passa queste selezioni durissime è di certo un fenomeno. 

Non  a caso l'ultima selezione di astronauti ha visto alla fine promossi 9 candidati e 9 candidate, così almeno la questione di genere è bilanciata. In totale, però, si pescherà fra 41 nomi perché saranno in campo anche astronauti di selezioni precedenti. Oltre un terzo è costituito da donne e 12 sono le persone di colore. Solo 16 i piloti perché la tecnologia ne richiede sempre meno rispetto a specialisti quali ad esempio geologi, fisici, biologi e medici. Per le prime missioni Artemis, a ogni modo, i piloti avranno comunque più chance di essere a bordo proprio perché si tratta di usare mezzi sì altamente automatizzati e controllabili da remoto, ma sempre ai loro primi voli. 

Non meno importante è poi la valutazione dell'importanza delle missioni che seguiranno ad Artemis I, perfettamente riuscita lo scorso anno ma senza equipaggio a bordo della capsula Orion.

Se foste un'astronauta o un astronauta in lizza per una missione così affascinante e così importante e così costosa (solo il razzo Sls è costato 100 miliardi di dollari)  anche dal punto di vista storico, preferireste partire diciamo - se va bene - nel 2024 con la missione Artemis II per "limitarsi" ad orbitare attorno alla Luna, evento che non avviene appunto dal 1972 e che Elon Musk ha persino venduto (già che è stato scelto dalla Nasa per provvedere con le sue astronavi di SpaceX all'allunaggio) a un miliardario giapponese che porterà 8 amici con sè? Oppure puntereste tutto sull'allunaggio vero  e proprio della missione Artemis III, prevista però non si sa ancora quando, entro il 2030 si può azzardare? E se restate nel limbo e poi i tempi si allungano ed altri astronuati più giovani vi soffiano sul collo? 

Cristina Koch e Reid Wiseman

Scelta davvero ardua, detto che in realtà sarà la Nasa a decidere con l'annuncio che è atteso in primavera almeno per i primi 4 nomi della missione Artemis II.

Per ora si sa che sull'Orion ci saranno tre americani e un canadese, provvisti di una buona dose di coraggio perché andare nello spazio non è mai semplice.

Il capomissione (Artemis II, dieci giorni fra andata e ritorno con vista panoramica di tutta la Luna)  potrebbe essere    Reid Wiseman, 47 anni, decorato ex pilota collaudatore della Marina, un cv quindi classico nella storia della Nasa. Wiseman era capo dell'ufficio Astronauti della Nasa e si è dimesso in novembre non certo per andare in pensione o per passare a un'industria privata.

Ma chi sono i king maker in queste selezioni che puntano a individuare i primi 8 nomi dei titolari (4 per ogni missioni) e di altrettante riserve? Paradossalmente non il capo della Nasa, il veterano della spazio Bill Nelson che ha ufficialmente detto di non avere voce in capitolo. Con la massima segretezza lavorano quindi Drew Feustel che ha preso il posto di Wiseman di cui era il vice. La sua lista sarà vagliata dal capo delle Operazioni di volo, Norm Knight, e dal direttore del Johnson Space Center, Vanessa Wyche.

Per ricostruire questi percorsi la Cnn ha lavorato mesi sottolineando l'estrema riservatezza di tutti i dirigenti dell'agenzia spaziale americana. 

Ora, siccome Wiseman è bianco e maschio chi potrebbe essere la donna? Cristina Koch è la principale indiziata, a meno che non la si conservi per il fatidico primo passo al femminile della missione Artemis III. Nel lanciare il programma Artemis (la sorella di Apollo), prima Obama, poi Trump e infine Biden hanno garantito che l’inquadratura più importante per aprire la nuova era sarà garantita a una donna. E la Koch, 45 anni, nata Hammock in Michigan (ma ci tiene a usare il cognome del marito) ha le carte in regola per il nuovo primato. Laureata in Scienze, Matematica e Ingegneria (chi più Stem di lei, insomma) è stata inserita due anni fa da Time fra le 100 donne più influenti del Mondo. È andata in orbita sull’Iss la prima volta nel 2019 coronando il suo sogno di bambina segnando subito il record di permanenza prolungata in orbita (328 giorni). Poi è stata la prima ad effettuare una passeggiata spaziale tutta femminile insieme alla collega Jessica Mair. È anche pilota di jet e provetta surfista.

Due nomi su quattro adesso ci sono. Un astronauta di colore non può mancare: magari Victor Glover, un altro pilota della Marina che ha 46 anni, prima missione in orbita nel 2021 con una CrewDragon di SpaceX. Ha anche un master  in Ingegneria.

Altri candidati, a prescindere da razza e genere: Randy Bresnik, 55 anni, medagliato pilota collaudatore con missioni al fronte per l'operazione  Iraqi Freedom. 

Ci sono poi altre tre donne: Jessica Meir, biologa di 45 anni. E poi Anne McClain, due presenze nella nazionale di rugby americana, e pilota dell'esercito, laurea a West Point e veterana sempre della guerra in Iraq. Infine Stephanie Wilson, 56 anni, la pù anziana, protagonista delle missioni Shuttle. 

Per il posto assegnato al Canada in base ad accordi del 2020 la lista dei candidati si restringe assai: ecco Jeremy Hansen, 47 anni, già pilota di caccia che scalda i motori addirittura dal 2009 in attesa della prima missione che gli darà le ali da astronauta.

E gli italiani?

Intanto bisogna ragionare in termini di europei, ma comunque i nostri candidati sono quelli, fortissimi, di Luca Parmitano, 46 anni,  e Samantha Cristoforetti, 45, molto quotati alla Nasa. Recenti accordi hanno garantito almeno un posto sulla Lunar Gateway, la stazione spaziale cislunare che farà da appoggio alle missioni di colonizzazione della Luna.  Poi resta da attendere gli sviluppi delle missioni Artemis dalla quarta "puntata" in poi. 

 

L'asteroide più ricco

Intanto la Nasa ha confermato che nell'ottobre di quest'anno invierà un razzo sonda  a investigare su Psiche (scoperto dall'italiano Annibale de Gasperis nel 1852), uno dei più grandi asteroidi (250 chilometri di diametro) della "fascia" del sistema solare e, si ritiene, più ricco di metalli pregiati: secondo le analisi, questo protopianeta, nucleo di un pianeta che non si è ancora formato oppure di un piccolo pianeta che è stato "scomposto" da un impatto con un altro asteroide, è composto per la quasi totalità di ferro e nichel per un valore enorme. E' stato valutato 70mila volte l'attuale economia mondiale. Calcoli tanto cervellotici quanto teorici (per quanto preziosi quei metalli non poranno essere sfruttati per qualche generazione) che non riguardano gli scienziati della Nasa che intanto investono 117 milioni di dollari per una missione che decollerà nel prossimo ottobre con un razzo Super Heavy della SpaceX di Elon Musk. Dopo un passaggio attorno a Marte per sfruttare l'effetto fionda, il razzo sonda arriverà dalle partita di Psiche nel 2023.

Poi per 21 mesi ne studierà la compozione permettendo inoltre di sperimentare comunicazioni radio più efficienti.   

Foto Maxar/ASU/P.Rubin/NASA/JPL-Calt, NASA/JPL-Caltech

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