Mara Venier: «Io grassa? Chi mi insulta è una poveretta. Ho 70 anni, non mi rifaccio e sono felice»

Mara Venier: «Io grassa? Chi mi insulta è una poveretta. Ho 70 anni, non mi rifaccio e sono felice»
Mara Venier: «Io grassa? Chi mi insulta è una poveretta. Ho 70 anni, non mi rifaccio e sono felice»
Lunedì 30 Agosto 2021, 10:25 - Ultimo agg. 20:35
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«Quando ce vò, ce vò«. Commenta così, alla Stampa, Mara Venier, lo scambio di battute via social con due signore che le hanno detto di tagliarsi i capelli e di mettersi a dieta e alle quali la conduttrice ha risposto per le rime, mandandole a quel paese. La sua risposta ha suscitato un coro di interventi in suo favore, con frasi come «Mara sei tutti noi», «sei un mito» e via dicendo. «Non sopporto più la fissa del sei vecchia, sei grassa, hai i capelli lunghi - spiega la Venier - Io onestamente non ho tanti odiatori, ma a un certo punto diventa tutto sgradevole e sa perché? Perché sono donne non troppo giovani a scrivere queste cose. Io non sto bene da tre mesi, ho un nervo lesionato, sto prendendo farmaci, ho passato con mio marito un'estate in salita. Posto una foto con un bel tramonto e con lui accanto, mi sentivo felice e scrivo che ci facciamo un mojito, ed ecco che arriva il commento 'tagliati i capelli perché sei vecchià. Mi ha fatto male, ma solo un attimo, poi mi sono detta, che vuoi? E ho reagito».

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«Se vai a vedere - prosegue la Venier, che il 19 settembre ripartirà con la conduzione di 'Domenica In' - sono sempre donne che hanno passato la menopausa a offendere sull'argomento.

Le offese non ti arrivano dalle ragazze, che anzi adorano zia Mara. Ma io alla mia età non ho nulla da perdere, allora sono passata all'attacco e ho risposto, ma perché mi devi rompere sulla foto con mio marito, ma perché? Poi l'ha pubblicata un sito trash e ha avuto un grande risalto con molti commenti divertenti in mia difesa e la conseguenza è stata un altro attacco. Una mi ha scritto 'non bere e mettiti a dietà, ho risposto anche a lei e devo dire che c'è stata un'ovazione. Perché sono le donne a offendere? Non lo so, però sono donne. Secondo me sono donne infelici perché è l'infelicità che porta ad essere così rancorosi nei confronti degli altri. Una addirittura mi ha scritto: 'Ma come, con la paresi che hai avuto bevi?'. A parte che non ho avuto nessuna paresi ma la lesione di un nervo facciale, ma scherziamo? Addirittura si tira in ballo la salute per attaccare una persona?«.

«Penso che tutto parta dall'infelicità - dice ancora la conduttrice - Io pensavo, e lo dicevo durante Domenica in, che con la pandemia saremmo diventati più buoni, più generosi con gli altri. Mi sbagliavo. C'è tanta cattiveria in giro. Quella dei capelli e dell'età davvero non si sopporta più. Ci fosse una volta che lo scrivono di un uomo. Una può dire 'tu come conduttrice non mi piacì. Lo accetto se metti in discussione il mio lavoro. Ma sull'età e sull'aspetto fisico veramente diventa bullismo, come quello che subiscono i ragazzi. Basta, avete rotto con l'età e il sovrappeso. Quando ho compiuto settant' anni, io, che come carattere non mi sono mai tenuta tanto dentro, ho detto ora basta, non devo rendere conto a nessuno di niente. Sono orgogliosa delle mie rughe, sono contro la chirurgia plastica e mai mi farei la boccona o un lifting, anche per paura. Io vivo bene con la mia età, sono una donna realizzata e felice e una nonna, non nascondo che la gioia più grande è stare con i miei nipoti«.

 

Dunque non si sente ferita? »Mi verrebbe da rispondere in mondo volgare. Diciamo che non li vedo proprio. E qualche volta mi sono anche divertita a rispondere. Però mi chiedo: come si sentirebbero altre donne?». E poi c'è di peggio, di molto più serio che circola sul web - continua la Venier - Tre settimane fa mi arriva un audio di un medico che diceva che io ero ricoverata al Policlinico perché il mio problema della paresi era dovuto al vaccino. Questo audio ha fatto il giro del web. Quel medico va denunciato, io non sono mai stata ricoverata al Policlinico e il vaccino non c'entra niente con quello che ho avuto. Queste sono le cose che vanno controllate perché è chiaro che qualcuno ci casca e pensa che sia vero. Chi insulta invece fa quasi pena, sono delle poverette. Tante le blocco, ma quando mi diverto le lascio lì. Ma il discorso è molto più serio. Io sono una donna corazzata, ma tutti questi insulti possono ferire e portare anche a reazioni molto serie. Per cui bisognerebbe che ci fosse anche un minimo di controllo. Il mio caso del vaccino è emblematico. Ci sono persone che mi hanno scritto 'ma perché non lo dice che è stato il vaccino?'. Ma quale vaccino, io stavo benissimo, dovevo mettere un impianto e da lì è partita un'odissea che sto ancora vivendo. Ho preso avvocati e fatto denunce perché quella è una cosa seria. Ma di frasi come 'sei vecchia, grassa, tagliati i capellì, beh, non mi importa niente. A settant' anni te ne freghi. Io non ho mai basato il mio lavoro sull'aspetto fisico neanche da ragazza, non vedrai mai una mia foto sexy su Instagram, non me ne frega nulla della fisicità. Il mio successo è dovuto all'affetto del pubblico per una zia. Non sono tante le mie colleghe a settant' anni che sono ancora qua. E voglio dire una cosa a tutte le donne: non ho mai avuto tante offerte di lavoro come in questo momento e non solo dalla Rai».

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