Lorenzo Terenzi, chi è il marito di Michela Murgia: «Tra noi niente di sessuale ma un'amicizia profonda, sembravamo due 80enni felici»

Lorenzo Terenzi, chi è il marito di Michela Murgia: «Tra noi niente di sessuale ma un'amicizia profonda, sembravamo due 80enni felici»
Domenica 13 Agosto 2023, 10:06
3 Minuti di Lettura

Lorenzo Terenzi, attore e regista, ha sposato Michela Murgia il 15 luglio in "articulo mortis". Poco meno di un mese dopo, le ha dato l'ultimo saluto in una Chiesa degli Artisti gremita, e lo ha fatto con un gesto poco comune, incrociando pollice e indice: il gesto che simboleggia il cuore in coreano. In una intervista ha ripercorso le tappe della loro relazione, una «amicizia che ha continuato a fiorire nel tempo».

L'incontro

Michela Murgia e Lorenzo Terenzi, 35 anni da compiere il 19 agosto, si sono conosciuti nel 2017 in Sardegna. Lei stava lavorando allo spettacolo teatrale Quasi Grazia, lui era l'aiuto regista. Al Corriere della Sera racconta: «Era la prima volta che Michela faceva teatro professionale e io mi occupavo tanto del training, gli esercizi che si fanno prima. Per fare bene il mestiere dell’attore devi entrare in contatto con parti molto profonde di te. Questo ci ha fatto legare. È stata generosissima fin dall’inizio. Siamo diventati subito amici, poi confidenti, e negli anni “migliori amici”, come diceva».

 

Il matrimonio

Nel loro rapporto, che definisce «un'amicizia che ha continuato a fiorire nel tempo» spiega che non c'è mai stato nulla di sessuale. Michela gli ha chiesto di sposarlo a Pasqua, pensando di avere circa quattro anni di aspettativa di vita. «“Se tra qualche anno sei libero ti va di sposarmi? Così potrò avere vicino una persona di cui mi fido per farla decidere al posto mio”», gli disse. Poi la situazione è precipitata, ed è stato necessario accelerare i tempi. «Le ho chiesto se voleva fare solo una cosa burocratica da tenere tra di noi o se voleva raccontarla agli altri. Rispose che era meglio se lo raccontavamo noi, perché era un personaggio pubblico e bisognava tenere il polso della narrazione».

L'ultimo giorno

La camera ardente di Michela Murgia, morta nella notte di San Lorenzo, è stata allestita nella nuova casa in cui si era trasferita, circondata dalla sua famiglia queer. «Indossava un kimono fantasia e sotto aveva un vestito verde.

Aveva deciso tutto: è riuscita a fare le cose che voleva, come voleva. È impressionante questo controllo lucido fino all’ultimo: il motore è l’amore. Gli ultimi giorni ha salutato tutti, ha perfino dettato un libro». Se ne è andata serena, alle 22.50 di giovedì. «Sembravamo una coppia di ottantenni felici, ai quali basta uno sguardo per capirsi. Nel suo ultimo sguardo, mi ha detto tante cose e nessuna». Il gesto che gli mancherà? «Il bacino che le davo sulla fronte ogni volta che uscivo dalla sua stanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA