Raoul Casadei morto, aveva 83 anni: il re del liscio stroncato dal Covid. L'ultimo post su Fb: «Il virus è una brutta bestia»

Raoul Casadei morto, aveva 83 anni: il re del liscio stroncato dal Covid. L'ultimo post su Fb: «Il virus è una brutta bestia»
Raoul Casadei morto, aveva 83 anni: il re del liscio stroncato dal Covid. L'ultimo post su Fb: «Il virus è una brutta bestia»
Sabato 13 Marzo 2021, 12:20 - Ultimo agg. 14 Marzo, 01:34
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Raoul Casadei è morto. Il re del liscio era ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena da martedì 2 marzo per complicazioni dovute al Covid. Casadei era stato contagiato dal virus assieme ad alcuni suoi familiari. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate ed è morto in mattinata. Aveva 83 anni.

Solo qualche giorno fa la figlia Carolina raccontava che Raoul Casadei stava benino, anche se la preoccupazione maggiore era arrivata quando sul saturimetro era stato notato che la saturazione era bassa.

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L'ecografia ai polmoni

Raoul Casedei aveva compiuto 83 anni lo scorso agosto. Il ricovero in ospedale era stato deciso dai medici dopo un’ecografia ai polmoni che aveva evidenziato una polmonite.

In isolamento domiciliare la moglie di Raoul Casadei, Pina, con molta tosse.

La donna, tuttavia, non ha sviluppato la polmonite.

Raoul Casadei, morto il re del liscio: «Da maestro ad antesignano degli anchormen di oggi»

L'ultimo post su Facebook

Il 6 marzo l'ultimo post su Facebook del re del liscio Raoul Casadei, nel quale ringraziava i fan per l'energia che le molte telefonate e i messaggi di vicinanza gli hanno dato durante la degenza in ospedale: «Grazie a tutti per i messaggi, le telefonate, gli auguri... siete tantissimi! La vostra energia positiva è arrivata.... stiamo tutti meglio! Soprattutto RAOUL. Ci vuole pazienza ma la risposta è buona. Il covid è una brutta bestia, speriamo che ci abbandoni per poter tornare tutti a una vita normale. Sinceramente non abbiamo fretta di fare il tampone d'uscita, preferiamo sconfiggerlo per bene.
Grazie a tutti per l'affetto e la disponibilità! Saluti dal Recinto».

Grazie a tutti!

Pubblicato da Raoul Casadei su Sabato 6 marzo 2021

Il re del liscio, simbolo di una generazione

È stato, per tutti, il re del liscio Raoul Casadei. L'uomo che ha trasformato il folklore romagnolo in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni angolo d'Italia. Che su quella sorta di inno nazionale, 'Romagna Mia' scritto dallo zio, Secondo Casadei, ha costruito una carriera leggendaria all'insegna dell'allegria, della solarità e della genuinità tipica della sua terra. Inventore del 'lissio', come si usa dire da Bologna in giù, ha lanciato il brano-manifesto 'Romagna Mia' a oltre 4 milioni di copie vendute quando, con in mano una chitarra, Raoul Casadei era ancora un adolescente, facendolo partecipare agli spettacoli dell'Orchestra Casadei nelle balere e nei locali romagnoli.

Maestro elementare

«Negli anni Sessanta - raccontava Casadei alla vigilia del suo 80esimo compleanno - facevo il maestro elementare. Poi ho raccolto l'eredità di mio zio e all'inizio degli anni Settanta ho avuto un successo incredibile. Da solo vendevo più dischi di tutti quelli che erano nella mia casa discografica, la Produttori Associati, che vantava gente del calibro di Fabrizio De Andrè. Facevo 300/350 concerti l'anno. Incredibile».

Un successo giocato sulle note morbide e allegre del folk romagnolo e su una capacità innata di parlare, dal palco, con il pubblico. Conquistato da quell'intreccio di sonorità gioiose e buoni sentimenti, dal racconto, in musica, dei valori dell'amicizia e dell'amore. «Sono stato l'antesignano degli anchormen di oggi - raccontava ancora -. A differenza degli altri che salivano sul palco, cantavano e se ne andavano, io intrattenevo con racconti e aneddoti, con il linguaggio semplice e immediato che avevo imparato ad usare con i bambini a scuola. E poi facevo ballare. Soprattutto quelli che non sapevano farlo, oggi lo chiamerei social-ballo».

Capace di coinvolgere le persone, non solo nei locali tradizionalmente dedicati al folk. Con la sua 'Musica Solare', affiancando al liscio sonorità in arrivo dalla Spagna e dalla Francia, le note di Casadei, negli anni Ottanta accompagnavano le giornate in spiaggia dei turisti scesi sulla Riviera romagnola - rilanciate dagli altoparlanti della Publiphono - trascinati a ballare anche su una motonave da 35 metri ribattezzata la 'Nave del Sole' che iniziò la sua avventura il 10 giugno 1984 per andare avanti fino ai primi anni Novanta. Una sorta di 'balera' galleggiante, con il re del liscio e la sua orchestra - nelle cui fila per un decennio si è esibito anche Moreno Conficconi, 'Moreno il Biondo' fresco di Festival di Sanremo con gli Extraliscio - ad allietare la gita in barca. Condita da piadina, un bicchiere di sangiovese e un piatto di 'sardoncini' arrosto.

Lasciata dopo 40 anni, dal 1960 al 2000 la guida della band al figlio Mirko - che ha proseguito sulla strada della contaminazione miscelando il liscio con i ritmi dello ska e della taranta, Casadei, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stato insignito, nel 2019, del 'Premio Romagnolo dell'Anno' e ha partecipato al film 'Tutto Liscio', uscito nel 2019, in cui ha interpretato se stesso in un cameo. Fra le sue canzoni più note 'Ciao Mare', 'Romagna e Sangiovese', 'Simpatia', la 'Musica Solare' e 'Romagna Capitale'.

 

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