Nunzia De Girolamo: «In politica mi mortificavo, la svolta con Ballando. Ricevo avance anche da donne. Per mio marito sono una rompiscatole»

L’ex ministra: c’è chi non è venuto al mio talk per ragioni ideologiche, come Papaleo. A “Ballando” ho mostrato la vera me

Nunzia De Girolamo: «In politica mi mortificavo, la svolta con Ballando. Ricevo avence anche da donne»
Nunzia De Girolamo: «In politica mi mortificavo, la svolta con Ballando. Ricevo avence anche da donne»
di Andrea Scarpa
Sabato 4 Marzo 2023, 22:30 - Ultimo agg. 5 Marzo, 18:43
6 Minuti di Lettura

Nel 2019, all’inizio della sua esperienza a Ballando con le stelle su Rai1, sul suo profilo Wikipedia c’era scritto: “Nunzia De Girolamo, nata a Benevento il 10 ottobre 1975, è un ex politico, una soubrette, una danzatrice e una fancazzista”.

Conferma?
«Certo. Lo feci subito rimuovere: era stato hackerato».

Oggi come si presenta?
«Sono una conduttrice televisiva con un master in politica. Ho fatto un’esperienza pubblica che non rinnego, molto complessa, che mi è servita anche come palestra di vita».

Più facile stare in Parlamento o in tv?
«In politica è stata durissima.

Ero una giovane donna, meridionale e berlusconiana, e quindi i pregiudizi si sprecavano. In tv, con questi precedenti, all’inizio ho trovato un muro: tanti pensavano che se avessero soltanto parlato con me si sarebbero in qualche modo schierati politicamente. La svolta c’è stata con Ballando. Lì mi sono mostrata per quello che sono: una persona normale».

Non ha risposto.
«È più facile stare in tv. La politica è molto piu cattiva del piccolo schermo». 

Nunzia De Girolamo dal 21 gennaio ogni sabato conduce su Rai1 la terza stagione di Ciao maschio (titolo del celebre film del 1978 di Marco Ferreri, con Marcello Mastroianni e Gerard Depardieu), talk show che nonostante vada in onda a mezzanotte sta andando benissimo (800 mila spettatori di media per il 15,9 di share, il doppio dell’anno scorso).

Chi non ha accettato il suo invito per motivi ideologici?
«Faccio un nome: Rocco Papaleo. A me piace tanto, ma lui ha subito rifiutato per via della mia vecchia appartenenza politica».

Lei chiacchiera in studio solo con uomini: dopo averne incontrati cento, cos’ha capito in più di tutti noi?
«Che al contrario di noi donne sapete essere complici in maniera straordinaria. E che vi rappresentate sempre e soltanto al meglio. A tutti chiedo di descriversi con tre aggettivi e nessuno, vecchi e giovani, ne sceglie mai uno così e così. Mai».

E lei quali sceglie per descriversi?
«Lunatica. Determinata. Sensibile».

E suo marito come la definisce?
«Molto impegnativa emotivamente e intellettualmente. Una rompiscatole, per non dire altro».

Anche molto gelosa. Spesso ha fatto capire che suo marito si guardava e si guarda spesso intorno: conferma?
«Sì. Agli inizi della nostra storia lui era un uomo libero, molto legato al modello libertino incarnato da Franco Califano, suo mito e suo amico carissimo. Io ero insicura e vedevo il pericolo ovunque, oggi no. Al primo posto per entrambi c’è la famiglia. Comunque all’inizio della nostra storia lui si distraeva, questo è sicuro».

Parla di tradimenti?
«Non li ho scoperti, però...».

Li avrebbe perdonati? Li perdonerebbe?
«Ho sempre pensato che non ci sarei mai passata sopra, ma dopo tanti anni sono meno romantica e più razionale e concreta. Bisogna vedere».

Alberto Matano: «Cuccarini? Non l’ho ancora capita. Pronto per una prima serata ma Sanremo no, grazie»

Quando faceva politica ha detto di essersi virilizzata: colpa dei famosi bigliettini di Berlusconi con i quali a lei e alla collega Gabriella Giammanco disse di accettare “inviti galanti”?
«Quelli di sicuro mi fecero iniziare l’esperienza in Parlamento con dieci punti in meno, ma in generale - sbagliando - pensavo che la credibilità passasse dalla negazione della propria femminilità. Cosa che ho riscoperto a Ballando».

E adesso che ci gioca è molto corteggiata?
«Adesso molto più di prima, sì. La butto sulla simpatia, però, faccio finta di non capire. Deve vedere sui social che mi dicono».

Che le dicono?
«Di tutto».

Con cento ospiti in tre edizioni un pensierino su qualcuno non l’ha mai fatto?
«Flash di attrazione sessuale, pensare di passare una notte con qualcuno, sono sincera, non li ho avuti. A me piace solo Fiorello: simpatico, brillante, super energico. O l’uomo cervellotico, molto colto, al limite del pesante: mio marito».

Angelino Alfano, suo collega di tante avventure politiche, diceva che lei faceva venire l’ansia da prestazione. Mai successo che qualche uomo, la prima volta, abbia fatto cilecca con lei?
«Onestamente, no. Questa cosa però mi ha sempre fatto ridere, capisco che a volte certi miei modi possano intimorire, ma non sono mai stata aggressiva nella vita privata».

E quando Rocco Siffredi nel 2014 disse che, di tutte le donne del Parlamento, solo con lei avrebbe girato un film, come ci rimase?
«Mi misi a ridere, cosa che ancora fanno oggi i miei amici quando vogliono prendermi in giro con questa storia. Alla prima edizione di Ciao maschio, però, Rocco l’ho invitato e lui non è venuto. Mi ha mandato un vocale, non credeva che fossi io».

Ci riprovi.
«Lo farò. C’è grande curiosità nei suoi confronti, sopratutto nelle donne».

Domande così le fa lei nel suo talk: se domani si sveglia uomo la prima cosa che fa qual è?
«Mi godrei il fatto di non avere il ciclo ogni mese». 

Tutto qui?
«Entrerei in uno spogliatoio e sentire davvero quello che pensano di noi donne, e di me in particolare».

Cito un’altra domanda fatta a “Ciao maschio”: il suo sogno erotico qual è?
«Farlo in pubblico, in una spiaggia o per strada, senza preoccuparmi di occhi indiscreti».

Con lei in studio ci sono i Karma B, due drag queen: mai avuto fantasie di quel tipo?
«Sono molto etero ma tutto può succedere, chi lo sa? Io ho avances dagli uomini ma anche da tante donne. Oggi ho ricevuto una lettera da una ragazza lesbica in cui c’era scritto che io sono il suo ideale di donna. E ho anche tanti feticisti dei piedi che farebbero di tutto per me, anche se ho un 42 non proprio da Cenerentola».

Se adesso le offrissero un incarico politico l’accetterebbe?
«Sono felice di quello che ho, e vorrei farlo sempre meglio perché sono ambiziosa e vorrei lasciare un segno, ma ci penserei seriamente». 

E se Giampaolo Rossi, uomo di Giorgia Meloni in Rai e futura guida dell’azienda, le offrisse un posto da dirigente?
«Andrei in crisi perché a me la tv piace e difficilmente rinuncerei ad andare in video, cosa che un dirigente non può fare. Ma non corro pericoli: Rossi una poltrona non me lo proporrà (ride)».

Nel 2018 ha dichiarato un imponibile - relativo al 2017, quando era parlamentare - di 101 mila 118 euro: quest’anno di più o di meno?
«Ho la partita Iva, alla fine in tasca resta pochissimo...».

 

Di più o di meno?
«Non lo so, onestamente. So risparmiare ma ho un pessimo rapporto con i soldi, le banche, gli estratti conto. A occhio finora non ho guadagnato in tv, come quando ero parlamentare».

Mara Carfagna nel 2019 la citò in tribunale chiedendole 200 mila euro di risarcimento per alcune sue dichiarazioni in tv: com’è finita?
«Con una transazione. Ho scritto una lettera in cui dichiaro che non volevo offenderla, cosa assolutamente vera, e non c’è stato scambio di denaro. Fine». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA