Re Carlo incoronazione, il dress code imposto agli invitati: Kate senza tiara, niente mantelli e diademi. E lui indosserà un ermellino ecologico

Re Carlo III guarda al futuro: la cerimonia di incoronazione rispetterà la tradizione ma con meno sfarzo e un dress code “contemporaneo”

Re Carlo incoronazione, il dress code imposto agli invitati: Kate senza tiara, niente mantelli e diademi. E lui indosserà un ermellino ecologico
Veronica Cursidi Veronica Cursi
Giovedì 27 Aprile 2023, 09:47 - Ultimo agg. 28 Aprile, 10:22
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Re Carlo III vuole voltare pagina e guardare al futuro: l'incoronazione del 6 maggio rispetterà le tradizioni plurisecolari, ma la forma sarà "aggiornata", a partire dal dress code. Via i diademi e le pellicce di ermellino, con ogni probabilità vedremo tight e abiti eleganti sì, ma contemporanei.

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Il dress code 

Carlo III vuole abolire lo sfarzo non necessario: con ogni probabilità gli ospiti si siederanno su sedie "classiche" e non su poltrone di velluto.

Anche il dress code deve cambiare: le donne non indosseranno diademi, ma cappellini, mentre i pari saranno esonerati dall'indossare le "coronation robes" con mantelli di ermellino e vesti di foggia medievale. Un tight andrà benissimo, se non proprio un completo.

Gli abiti del re: niente calze di seta e un ermellino ecologico

Gli occhi saranno tutti per re Carlo III e per quello che indosserà durante la cerimonia. Solitamente i re ordinano la realizzazione di nuove vesti per l’occasione, ad eccezione di due capi: la Supertunica, realizzata per re Giorgio V nel 1911, e la "Robe Royal", che risale all'incoronazione del 1821 di re Giorgio IV. Calze e braghe di seta non sembrano essere capi che potrebbe indossare Carlo: secondo quanto rivela The Sun, il sovrano potrebbe recarsi a Westminster indossando l’uniforme della Royal Navy, a suo dire più in linea con l’idea di monarchia moderna che vorrebbe trasmettere. Per quanto riguarda il mantello bordato di ermellino, è molto probabile che il re abbia chiesto di sostituirlo con una fake fur, una pelliccia sintetica e non di origine animale.

L'abito di Camilla

Potrebbe essere un abito lungo con soprabito, quindi, in avorio, grigio perla o guscio d'uovo, per evitare l'effetto "sposa": del resto Camilla ha 75 anni e non rischierà scivoloni proprio in un'occasione del genere. Semplice ma elegante, probabilmente con gioielli e ricami simbolici. Chi firmerà il vestito? Sicuramente un designer inglese, per spirito nazionalista. Nella rosa dei favoriti ci sono Fiona Clare, la più affezionata designer e stylist della regina consorte, Anna Valentine, la stessa che ha firmato l'abito da sposa, ma anche nomi della couture come Alexander McQueen, il preferito di Kate Middleton. Una certezza però ce l'abbiamo: Camilla indosserà la corona della regina Mary, di nuovo in pubblico dopo 70 anni. Per la prima volta nella storia recente la regina non commissionerà una corona nuova di zecca per l’occasione. La sovrana consorte ha optato per una che è già a disposizione, sarebbe a dire quella della regina Mary realizzata da Garrard nel 1911 per l’incoronazione del marito Giorgio V.

I membri della Camera dei Lord

Storicamente, i membri della Camera dei Lord hanno sempre partecipato alle incoronazioni dei sovrani del Regno Unito sfoggiando morbidi abiti di velluto cremisi con colli di pelliccia bianca. Alla cerimonia per la regina Elisabetta II, nel 1953, ciascuno di loro indossava una corona che indicava il proprio rango nella nobiltà britannica. I duchi portavano una tiara con "otto foglie di fragola". La corona dei baroni, che appartengono al grado più basso della nobiltà, era costituita da una fascia con intorno sei sfere d'argento. All'incoronazione di re Carlo III non vedremo nulla di tutto questo. Infatti, secondo il Telegraph i membri della Camera alta britannica hanno ricevuto un esplicito invito ad abbandonare le loro speciali vesti da incoronazione e indossare, invece, quelle meno pompose che utilizzano ogni anno alla cerimonia di inaugurazione dei lavori del Parlamento. In alternativa, potranno decidere di essere ancora meno formali e indossare «abiti da lavoro standard».

Kate senza tiara?

Kate Middleton, come svelato da lei stessa, indosserà «un accenno di blu». Ma anche i membri della famiglia reale dovranno adattarsi alle disposizioni del sovrano. Di conseguenza, Kate potrebbe partecipare all'incoronazione senza tiara. Pare che la principessa del Galles non voglia rinunciare alla sua coroncina e che su questo punto siano ancora in corso trattative con Buckingham Palace. 

Cos'è il Liber Regalis

I reali parlano di «incoronazione di transizione»: Carlo deve coniugare l’eredità della regina scomparsa l’8 settembre 2022 e la tradizione di un’istituzione antichissima con le esigenze richieste dalla contemporaneità. Esisterebbe una sorta di «manuale d’uso» in cui sono descritte anche le vesti che il sovrano o la sovrana indossano nelle varie fasi della cerimonia. Si tratta del Liber Regalis, un manoscritto custodito nell’abbazia di Westminster redatto nel quattordicesimo secolo seguito a grandi linee fino a tempi più recenti. Tuttavia ciascun monarca ha avuto facoltà di reinventare le regole del proprio stile. Elisabetta ha riunito alcuni passaggi in un unico vestito, il leggendario abito disegnato per lei da Norman Hartnell.

Il mantello 

È difficile pensare che Carlo III si toglierà la divisa per infilare, per esempio, la veste spartana del momento dell’unzione che simboleggia l’essere spogliati di ogni vanità terrena di fronte a Dio come aveva fatto la madre. Ciò che potrebbe rimanere invariato è il mantello dorato protagonista del momento dell’investitura vera e propria realizzato per Giorgio IV nel 1821 ma bisognerà prestare bene attenzione ai simboli ricamati all’epoca dell’impero.

Il baldacchino

La parte sacra riguarderà l’unzione: l'arcivescovo di Canterbury verserà olio speciale da un’ampolla d’oro sul cucchiaio dell'incoronazione (oggetti entrambi risalenti ai primissimi secoli di vita della monarchia inglese) e ungerà il sovrano sulle mani, sul petto e sulla testa. Un momento quasi intimo, che all’occorrenza può essere anche coperto con un baldacchino: non è un caso, infatti, che questo sia stato l’unico momento non ripreso dalle telecamere nel 1953, quando venne incoronata la regina Elisabetta II. Tutto ciò potrebbe cambiare con Carlo III: secondo il Telegraph "è stato realizzato un baldacchino con la parte superiore trasparente, perché l'unzione venga ripresa dalla telecamera per la prima volta". L'olio santo, noto anche come "olio di crisma", proviene dalla Terra Santa: è stato consacrato all'inizio di marzo a Gerusalemme, nella Chiesa del Santo Sepolcro.

La nuova cerimonia: cosa cambierà

La cerimonia di incoronazione di Carlo III dovrà traghettare il peso della corona, dei suoi riti e delle sue tradizioni, nell'epoca dei social network e del Metaverso. Ma il duca di Norfolk, responsabile dell'incoronazione del re, è stato incaricato di progettare una cerimonia "più semplice, più breve e più diversificata" che rifletta la Gran Bretagna moderna. Il rito durare un'ora soltanto (anziché tre) e gli ospiti saranno "circoscritti" a duemila, meno di un terzo della lista di invitati originale della madre. Anche Camilla verrà incoronata regina consorte, al suo fianco.

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